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Autore

Potrebbero evolversi dinosauri intelligenti su altri pianeti?

Ultimo Aggiornamento: 07/05/2012 14:14
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12/04/2012 15:19

Una nuova ricerca scientifica solleva la possibilità che le versioni avanzate di dinosauri T. rex e altre creature mostruose – con l’intelligenza e l’astuzia degli esseri umani, potrebbero essere le forme di vita che si sono evolute su altri pianeti nell’universo.“Sarebbe meglio per noi non incontrarli”, conclude lo studio che appare nel Journal of American Chemical Society.

Nel suo rapporto il noto scienziato Ronald Breslow, Ph.D,discute il secolare mistero del perché gli elementi costitutivi degli aminoacidi terrestri
(che compongono le proteine), zuccheri, e il materiale genetico DNA e RNA esistono principalmente in un orientamento o forma. Vi sono due possibili orientamenti, destro e sinistro, che sono assolutamente speculari. Questo è noto come “chiralità”. Affinché la la vita possa sorgere, le proteine, per esempio, devono contenere solo una forma chirale di aminoacidi, a sinistra o a destra. Con l’eccezione di un batterio Sulla Terra pochi aminoacidi in tutta la vita hanno l’orientamento mancino. La maggior parte degli zuccheri hanno l’orientamento diritto.Come può accadere nella cosiddetta omochiralità, la predominanza di una forma chirale?

Breslow descrive l’idea che sostiene che gli amminoacidi insoliti hanno portato la terra ad una vita senza il contributo delle meteoriti circa 4 miliardi di anni fa rappresentando un modello per gli aminoacidi normali con la L-geometrica,le proteine terrestri e D- zuccheri nel DNA.
“Certo”, dice Breslow, “l’ipotesi che sarebbe potuto accadere questo non è però la la dimostrazione che ciò sia accaduto realmente.” E aggiunge: “Un’importante implicazione di questo studio è che altrove nell’universo ci potrebbero essere forme di vita sulla base di L-aminoacidi e D-zuccheri,forme di vita che potrebbero benissimo essere versioni avanzate di dinosauri.Se i mammiferi non hanno la fortuna di avere i dinosauri spazzati via da una collisione asteroidale, com’è avvenuto sulla Terra,Sarebbe meglio non incontrarli.
All’autore è stato riconosciuto un finanziamento della National Science Foundation


Fonti: phys.org/news/2012-04-advanced-dinosaurs-planets.html
12/04/2012 17:06

Studio interessante ma cade sul carciofo

Non puo' dedurre che gli alieni sauri derivino da potenziali lontani cugini alieni della razza T-Rex perche' se no il tizio della ricerca, dimostra di non aver capaito una mazza della selezione naturale e dell'evoluzione. [SM=g2854183]

Ossia non puo' ipotizzare di far evolvere una specie che sarebbe in cima alla catena alimentare [SM=g6794] (se e' in cima alla catena alimentare, non ha ragione di evolversi). Per dire, ecco un esempio "marino" e non saurico, del perche' stando in cima alla catena alimentare, l'evoluzione non serve piu' di tanto se l'ambiente non cambia

it.wikipedia.org/wiki/Selachimorpha#Evoluzione
it.wikipedia.org/wiki/Cladoselache

semplicemente perche' non serve evolversi. [SM=g8884]

[SM=g8334] Se invece si prendesse una forma animale che sta in fondo alla catena alimentare (probabilmente non ce la fara' ad evolversi, proprio perche' stando in fondo alla catena od ha troppi nemici oppure non e' onnivora)

Se invece nella ricerca, ad esempio avesse preso [SM=g8884] un dinosauro medio-piccolo, posto in modo intermedio nella catena alimentare, che magari fosse stato anche onnivoro e con una grossa scatola cranica e magari che avesse vissuto in clan, ecco che tutte le potenzialita' di adattamento ad eventuali cambiamenti ambientali e/o alla corsa per bypassare la scala evolutiva sarebbe fatta, come sauro sapiens.

Un po' come gli insetti, [SM=g1950677] che nel passato erano grossi come polli, erano animali sociali, e quindi anche da loro imho avrebbe potuto emergere un insettone sapiens.

[Modificato da cazz@ro6502 12/04/2012 17:09]
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12/04/2012 17:13

Le dimensioni e la struttura ossea degli abitanti di un pianeta non è mai a caso, avviene seguendo le leggi fisiche e le condizioni ambientali del posto. Una gravità scarsa favorirà la crescita di esseri più alti, più grandi. Una gravità più accentuata il contrario. Ogni organo è funzionale per vivere in determinate condizioni, così le zampe, il numero degli arti ecc.
Sicuramente è possibile che in altri contesti ci siano animali enormi e intelligenti, teoricamente si possono individuare milioni di scenari possibili. Poi però bisogna smettere di sognare e teorizzare e cercarli questi benedetti alieni e questi esosauri planetari [SM=g8320]
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12/04/2012 17:38

Chissà che in una galassia lontana vi siano queste, o anche altre condizioni magari più strambe di queste....
12/04/2012 19:42

Re:
papero16, 12/04/2012 17.38:

Chissà che in una galassia lontana vi siano queste, o anche altre condizioni magari più strambe di queste....



Per quel poco che ne sappiamo, e dall'enorme ignoranza che ancora ha la scienza in merito a queste tematiche...tutto è possibile. Potrebbero esserci pianeti con esseri identici a noi, o anche completamente differenti. Potrebbe anche esserci un pianeta abitato da cani parlanti.
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12/04/2012 20:19

EEE a stento riusciamo a guardare alle galassie '' nostre vicine di casa'', come potremme controllare nelle miliardi di galassie esistenti? [SM=g2815480]
Se Dio vorrà, ci arriveremo, ma ci vorrano ancora millenni...
[Modificato da papero16 12/04/2012 20:20]
12/04/2012 20:24

Certamente. Comunque, per com'è fatto l'essere umano, distruttivo, violento e tutt'altro che saggio, spero che non arrivino presto alla colonizzazione dello spazio, o almeno, che ci sia prima un passo d'evoluzione superiore tra gli uomini, che gli faccia migliorare sotto un profilo umano, e solo DOPO scoprire altri mondi. Non prima.
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12/04/2012 21:39

Ottima riflessione, non possiamo distruggere un altro pianeta e prosciugarne le risore come abbiamo fatto qui sulla Terra.....pensando solo al presente e non alle generazioni future....
12/04/2012 21:48

Purtroppo è così.
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12/04/2012 22:23

Re:
cazz@ro6502, 12/04/2012 17.06:

Studio interessante ma cade sul carciofo

Non puo' dedurre che gli alieni sauri derivino da potenziali lontani cugini alieni della razza T-Rex perche' se no il tizio della ricerca, dimostra di non aver capaito una mazza della selezione naturale e dell'evoluzione. [SM=g2854183]

Ossia non puo' ipotizzare di far evolvere una specie che sarebbe in cima alla catena alimentare [SM=g6794] (se e' in cima alla catena alimentare, non ha ragione di evolversi).




Piano piano inizio a capire il tuo pensiero. E le basi dalle quali deriva.
Soprattutto il "se è in cima alla catena alimentare,non ha ragione di evolversi",è un macroscopico esempio di assurto basato su errate notizie,o informazioni. Certo che...a volte basterebbe ragionare un pelino più obiettivamente. Mannaggia mannaggia...C@z!

Noi siamo in cima alla catena alimentare,e non abbiamo smesso di evolverci nemmeno quando siamo arrivati al suo vertice. Anzi...ci stiamo forse evolvendo più velocemente ora,che quando ne avevamo "bisogno per sopravvivere".

In secondo luogo,tu basi la catena evolutiva sul suo modo di svilupparsi qui sulla Terra. Con le condizioni terrestri. Ipotizzandone l'applicabilità anche su un'altro mondo,con caratteristiche differenti dal nostro.

Altro macroscopico errore. [SM=g2201336]

Ti vedo distratto,C@zz@ro...molto più che nella nostra ultima cosmofonata nella Saga Spaziale. [SM=g6794]



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12/04/2012 22:36

Re: Re:
Luca DT, 12/04/2012 22.23:



Piano piano inizio a capire il tuo pensiero. E le basi dalle quali deriva.
Soprattutto il "se è in cima alla catena alimentare,non ha ragione di evolversi",è un macroscopico esempio di assurto basato su errate notizie,o informazioni. Certo che...a volte basterebbe ragionare un pelino più obiettivamente. Mannaggia mannaggia...C@z!

Noi siamo in cima alla catena alimentare,e non abbiamo smesso di evolverci nemmeno quando siamo arrivati al suo vertice. Anzi...ci stiamo forse evolvendo più velocemente ora,che quando ne avevamo "bisogno per sopravvivere".

In secondo luogo,tu basi la catena evolutiva sul suo modo di svilupparsi qui sulla Terra. Con le condizioni terrestri. Ipotizzandone l'applicabilità anche su un'altro mondo,con caratteristiche differenti dal nostro.

Altro macroscopico errore. [SM=g2201336]

Ti vedo distratto,C@zz@ro...molto più che nella nostra ultima cosmofonata nella Saga Spaziale. [SM=g6794]







Hai fatto bene a correggere cazz@ro, ma forse noi rappresentiamo l' eccellenza, non credo che sia giusto paragonarci a una qualsiasi specie che si trova in cima alla catena alimentare.....forse è propio per questo che continuiamo a evolverci, non so se rendo l' idea... [SM=g2806961]
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13/04/2012 01:14

Non volevo correggerlo,stavo criticando i presupposti su cui basa,almeno in questo post,le sue ipotesi. :)

"Correggere Cazz@ro",mi sa che non è un compito alla mia portata :D
13/04/2012 08:59

Nessuno corregge nessuno, penso.
Ognuno mette del suo e si confronta con gli altri cercando di migliorare ed affinare i nostri punti di vista.
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13/04/2012 15:14

Aahahh sisi scusate ho usato un termine sbagliato, chiedo perdono [SM=g2201355] [SM=g1420769]
13/04/2012 16:53

Re: Re:

Luca DT, 12/04/2012 22.23:



Piano piano inizio a capire il tuo pensiero. E le basi dalle quali deriva.
Soprattutto il "se è in cima alla catena alimentare,non ha ragione di evolversi",è un macroscopico esempio di assurto basato su errate notizie,o informazioni. Certo che...a volte basterebbe ragionare un pelino più obiettivamente. Mannaggia mannaggia...C@z!

Noi siamo in cima alla catena alimentare,e non abbiamo smesso di evolverci nemmeno quando siamo arrivati al suo vertice. Anzi...ci stiamo forse evolvendo più velocemente ora,che quando ne avevamo "bisogno per sopravvivere".


NEEEEE!, risposta sbagliata!

Se l'ambiente non cambia, un predatore in cima alla catena alimentare non ha ragione di evolversi o mutare e qualora mutasse la selezione taglierebbe i nuovi rami secchi meno efficienti rispetto al modello originario.
it.wikipedia.org/wiki/Evoluzione

Un classico esempio e' lo squalo che e' in cima alla catena alimentare nel mare ma praticamente e' rimasto immutato da milioni di anni. Domanda: perche' lo squalo non ha mai avuto bisogno di evolversi? Risposta, perche' l'ambiente non e' mai mutato era in cima alla catena alimentare e quindi non ha dovuto adattarsi o migliorarsi piu' di tanto perche' gia' nel Devoniano aveva denti, pinne, branchie ed olfatto. Se l'ambiente del Carbonifero non fosse cambiato con la caduta del meteoritone killer, sarebbero emersi sauri sapiens (ce ne erano tanti, alcuni con grossa scataola cranica e comportamenti sociali e non in cima alla catena alimentare e forse pure onnivori) e/o insectae sapiens (gia' di per se con caratteristiche sociali, erano grossi come polli, il cervello poteva svilupparsi ancora di piu' e ce ne erano tantissimi come specie e tanto per dire le formiche e/o termiti e vespe sono onnivore AFAIK) ma non mammiferi sapiens (dato che questi erano in fondo alla catena alimentare ed erano di meno ossia topi muschiati e/o [SM=g6794] piccoli roditori)

[SM=g1420769] Per altro la mutazione naturale avviene ogni centomila anni - 1 milione di anni, (ma il nostro DNAologo ti sapra' dire di piu') purche' appunto l'ambiente cambi inducendo nuovi comportamenti o necessiti della specializzazione di nuovi organi o potenziamento di altri.


Luca DT, 12/04/2012 22.23:


In secondo luogo,tu basi la catena evolutiva sul suo modo di svilupparsi qui sulla Terra. Con le condizioni terrestri. Ipotizzandone l'applicabilità anche su un'altro mondo,con caratteristiche differenti dal nostro.


l'uomo si sta evolvendo? si certo, tra 200'000 anni magari vedremo qualche effetto. L'homo di oggi e' l'uomo sapiens comparso 200'000 anni fa
it.wikipedia.org/wiki/Homo_sapiens

tanto per dirne una, 200'000 anni fa e' ancora prima del 10500ac che e' gia' una roba lontanissima dato che non esisteva la scrittura!

Poi la fisica e la chimica sono vere ovunqeu nell'universo, che poi la vita possa essersi sviluppata anche in altro modo con un DNA con basi diverse da quelle delle aminoacidi nulla vieta.

Ma la definizione di vita e' cosa diversa da vita intelligente (di cui stiamo parlando impliciatamente di sole 3 razze intelligenti possibili nella galassia ossia insettoidi, saurici e mammiferi. E questo lo si deduce dalla nostra storia della terra!

Se ragioniamo di un ipotetico altro mondo, e' ovvio che l'emersione delle potenziali razze intelligenti (con DNA compatibile) potrebbero essere solo 3 (saurici, insettoidi e mammiferi) tutti di forma antropomorfa perche':

-serve un testone grosso per pensare ed elaborare pensieri complessi
-servono almeno 2 occhi per scampare ai predatori
-serve una socialita' per sviluppare una comunita'
-serve essere onnivori per potersi adattare meglio
-servono le mani o qualcosa di simile per poter costruire manufatti complessi
-la stazione eretta permette di avere una visuale migliore attorno e di scampare meglio agli attachi di potenziali predatori.

[SM=g1420767] vai un po' a vedere come era la terra al carbonifero

it.wikipedia.org/wiki/Carbonifero
users.libero.it/ram640k/preistoria/carbonifero.htm
www.romanoguerra.it/guida/carbonifero.html
www.treccani.it/enciclopedia/carbonifero/

e se non ci fosse stata la fascia di asteroidi da cui cadono tegole cosmiche, noi qui' avremmo potuto essere o saurici oppure insettoidi.




[Modificato da cazz@ro6502 13/04/2012 17:04]
13/04/2012 17:15

dimenticavo...

-serve respirare aria (azoto, ossigeno o qualche gas simile in una proporzione non troppo dissimile) per scoprire il processo di ossidazione del fuoco perche'

a)se vivi sott'acqua il barbeque non lo farai mai e tantomeno potrai inziare i primi step della corsa allo spazio se non sai ossidare comburente e combustibile)

b)se vivi in un ambiente totalmente immerso di ossigeno, la razza nemmeno nasce perche' si estingue d'un botto, al primo fulmine oppure al primo che prova ad inventarsi l'accendino [SM=g1950684]

l'unica variabile indipendente e poco rilevante e' appunto la gravita' perche'

[SM=g1950686] -se il pianetone e' grosso la gravita' sara' piu' alta (della terra) e quindi gli insetti non potranno essere tanto alti perche' hanno un esoscheletro mentre i sauri che hanno un endoscheletro non potranno essere tanto grandi perche' se no il peso della gravita' li rendera' troppo lenti

[SM=g1950686] -se il pianetino e' piccolo allora la gravita' sara' piu' bassa (della terra) e quindi gli insetti potranno essere molto alti perche' pur avendo un esoscheletro la bassa gravita' gli permettera' di crescere ma sulla terra non potrebbero sopravvivere se non con tute suppongo. Mentre i sauri che hanno un endoscheletro potranno essere molto grandi perche' il peso della gravita' non li rendera' troppo lenti (ma sulla terra, risulterebbero lenti e pesanti)

Da cui si evincerebbe che [SM=g8909] forse la lettura corretta dei dipinti egizi circa la cultura elipolitana non e' l'interpretazione prudenziale What They Saw Was What They Exactly Draw ma [SM=g8884] What They Saw Was What They Draw ossia gli alieni potrebbero essere piccoli di statura (gli egizi erano alti circa 1.5-1.7mt) ma la grande altezza raffigurata negli antichi dipinti egizi, sarebbe data dall'alta conoscenza che appunto gli dei avevano [SM=g8284] in raffronto ai buzzurri terrestri.
[Modificato da cazz@ro6502 13/04/2012 17:24]
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14/04/2012 13:02

Luca DT, 12/04/2012 22.23:


Soprattutto il "se è in cima alla catena alimentare,non ha ragione di evolversi",è un macroscopico esempio di assurto basato su errate notizie,o informazioni. Certo che...a volte basterebbe ragionare un pelino più obiettivamente. Mannaggia mannaggia...C@z!



A parte i tuoi ragionamenti hai delle fonti di carattere scientifico ufficialmente riconosciute a sostegno della tua confutazione?
Convengo con te se dici che non basta essere in cima alla catena alimentare per non evolversi più. Infatti ad esempio i cambiamenti climatici, in genere una variazione dell'ambiente in cui il predatore vive, lo spazzerebbero via se non è fornito del corredo necessario per l'adattamento.
Credo, che comunque è vera la legge che per riuscire a rimanere dove si è bisogna correre, nel senso che se il predatore che è in cima alla catena alimentare non si evolve, questo non significa che quelli sotto per continuare a sopravvivere non """escogitino""" degli adattamenti nuovi. Il pericolo per il predatore sarebbe che le prede potrebbero iniziargli a sfuggire di mano, a quel punto credo si renda necessaria un lenta, ma continua evoluzione anche da parte sua.
Tuttavia credo che se ci si trova in cima alla catena alimentare l'evoluzione non avviene certo rapidamente o per balzi, ma così lentamente, quanto basta, che risulta impercettibile sui brevi lassi di tempo.
In fondo la sopravvivenza vista dalla prospettiva della predazione è un'importante fattore evolutivo. Ma se il pasto ce l'hai assicurato allora non hai motivo di scomodarti tanto.
it.wikipedia.org/wiki/Fossile_vivente

Luca DT, 12/04/2012 22.23:


Noi siamo in cima alla catena alimentare,e non abbiamo smesso di evolverci nemmeno quando siamo arrivati al suo vertice. Anzi...ci stiamo forse evolvendo più velocemente ora,che quando ne avevamo "bisogno per sopravvivere".



Quali sono le fonti che ti permettono di asserire questo?
Che cosa intendi per evoluzione tu?
Se intendi avanzamento tecnologico, accumulo di conoscenza e civilizzazione potrei anche trovarmi d'accordo, sebbene non credo sia l'esatto significato di evoluzione.
it.wikipedia.org/wiki/Evoluzione
Altrimenti no!
Ti pare, appunto come dice cazz@ro6502 che da quando siamo diventati Homo Sapiens biologicamente ci siamo evoluti ancora?
Io per evoluzione umana intendo questa

Perbacco finisce con l'Homo Sapiens [SM=g1420769]
Poi è anche vero che da qualche parte ho letto che è acceso il dibattito se ancora l'uomo si stia evolvendo, se esistono dei dati che sembrano testimoniare un cambiamento, se pur impercettibile, del cervello umano oppure no! Ci sono coloro che ritengono che ormai sia arrivato al punto di equilibrio tra rapidità di calcolo e complessità di pensiero, da cui ogni minimo scostamento porterebbe ad un peggioramento nell'uno o nell'altro senso. Ma ci sono anche coloro che asseriscono che la il cervello sta cambiando forma e modo di comportarsi. Insomma non se capisce una cippa.

Luca DT, 12/04/2012 22.23:


In secondo luogo,tu basi la catena evolutiva sul suo modo di svilupparsi qui sulla Terra. Con le condizioni terrestri. Ipotizzandone l'applicabilità anche su un'altro mondo,con caratteristiche differenti dal nostro.

Altro macroscopico errore. [SM=g2201336]

Ti vedo distratto,C@zz@ro...molto più che nella nostra ultima cosmofonata nella Saga Spaziale. [SM=g6794]



Beh guarda il ragionamento non è sbagliato, dal mio punto di vista. In pratica in maniera molto semplificata: ho un essere vivente e ho un ambiente, l'ambiente muta e affinché l'essere vivente continui a sopravvivere deve avere la fortuna di essere nato con degli adattamenti, se ciò non accade muore e si estingue, se ciò accade sopravvive e si riproduce, trasmette gli adattamenti che producono un evoluzione della sua specie.
Non ho specificato esseri viventi della terra e ambiente terrestre, e non credo sia necessario. Ammetti ad esempio di avere una creatura su un pianeta e una sulla Terra (ovviamente diverse). Supponi che sono sempre vissute in un ambiente con una certa temperatura T e sono perciò abituare e "programmate" per quello. Se improvvisamente questa temperatura si alza e se le creature non hanno gli adattamenti giusti muoiono, cosa credi che succeda?. Sulla Terra sappiamo che con il tempo emergerebbero degli adattamenti che permetterebbero alla specie di quelle creature di sopravvivere al cambiamento di temperatura. Ti pare che abbia senso che non accada anche per l'altra creatura extraterrestre? Ovviamente se è una schiappa ad evolversi la sua specie si estingue ma altrimenti no. Mi potresti obbiettare però: non lo puoi sapere la creatura è diversa e l'ambiente è diverso e non li puoi esperimentare per ovvie ragioni. Io ti risponderei: in primo luogo non è forse vero che sulla Terra abbiamo tante creature diverse e tanti ambienti diversi eppure le specie si evolvono se si evolvono tutte? In secondo luogo, la Teoria di Darwin credo abbia un forte carattere induttivo, e se l'accetti qui sulla Terra, non vedo la difficoltà nell'estendere l'induzione anche al di fuori dei limiti del nostro pianeta! (Gli astronauti nelle strazioni orbitali non hanno dei laboratori dove allevano insetti, piante e funghi, testando così la loro capacità di sopravvivere ad ambienti che mai si sarebbero potuti trovare sulla Terra? A me sembrerebbe già un primo passo per potere ritenere legittimamente applicabile la teoria di Darwin anche al di fuori della Terra)
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Utente Master
14/04/2012 13:52

L'idea che su un pianeta ci siano dinosauri intelligenti è affascinate...e terribile allo stesso tempo.

Insomma, trovarsi davanti una specie di T-Rex intelligente non lascerebbe scampo a nessuno.
Si sa che un dinosauro come il T-Rex era possente, forte, ma non brillava in astuzia.

Tutto è possibile comunque e l'ipotesi è interessante...
14/04/2012 16:27

Per "agganciare" quanto prevede in astratto uno dei postulato della paleoufologia razionale le specie aliene intelligenti con DNA compatibile, nella nostra galassia sono 3 ossia sauri, insettoidi, mammiferi (ossia culture cugine) sarebbe quello di scovare ed analizzare le deposizioni di Zanfretta e dei colleghi che hanno inconrato i saurici nel 1978.

Se i Dargos si muovevano rapidamente allora pur essendo kistoni di 3mt potrebbero provenire da un pianeta che ha una gravita' molto piu' alta di quella della terra, per cui si potrebbe supporre che l'indole manesca [SM=g1420770] [SM=g2806961] sia connaturata con il modus operandi. E qui' c'e' poco da dire, almeno sino a quando non si potra' verificare il sillogisma menfita mendelico, che porterebbe molta e nuova conoscenza se fosse verificato. Dato che avrebbero potuto essere alieni classe sekhmet ossia alieni buoni [SM=g8909] oppure alieni classe apopi cioe' alieni cattivi

Se i Dargos si muovevano lentamente, allora pur essendo kistoni di 3mt potrebbero provenire da un pianeta che ha una gravita' molto piu' bassa di quella della terra e certamente gli alieni saurici facevano uina grossa fatica a muoversi sulla terra (e si puo' supporre che avessero anche molta paura di essere catturati dai piu' piccoli mammiferi molto rapidi e veloci anche se buzzurri ed arretrati) il che [SM=g2806961] [SM=g1420770] spiegherebbe l'indole manesca IMHO proprio nel rispetto dell'alieno atteso logico (che tiene alla propria incolumita')


Se poi mi chiedeste, [SM=g8909] perche' hanno fatto una ricognizione diretta? la risposta e' MBOH?! [SM=g8884] non lo so, non saprei dare indizi anche perche' senza il sillogisma menfita-mendelico, il caso Zanfretta/Mantell e' attualmente classificabile come il primo paleocontatto con la cultura saurica.
[Modificato da cazz@ro6502 14/04/2012 16:35]
14/04/2012 16:40

Re:

_Thomas88_, 14/04/2012 13.52:



[ ... ]

Insomma, trovarsi davanti una specie di T-Rex intelligente non lascerebbe scampo a nessuno.
Si sa che un dinosauro come il T-Rex era possente, forte, ma non brillava in astuzia.



piu' che di T-Rex si potrebbe parlare in astratto di quell'altro genere di dinosauri piu' piccoli, che compaiono nel film di Spielberg di cui non ricordo il nome [SM=g1950677]



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