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Lakenheath and Bentwaters Incidents

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2013 19:54
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14/01/2013 17:29

Lakenheath and Bentwaters Incidents

Dal simposio scientifico sugli UFO del 27 dicembre 1969, presso l'AAAS (American Association for the Advancement of Science). Relazione presentata dal dottor James E. McDonald, fisico di Scienze Atmosferiche presso l'Università dell'Arizona, Tucson.

Breve riassunto: osservazioni di oggetti volanti non identificati da parte dell'USAF e del personale del RAF inglese, che si estese per oltre 5 ore, e coinvolse radar di terra, avvistamenti aereo-radar, segnalazioni visive da terra e in volo, di oggetti non convenzionali che mostravano manovre non convenzionali e alta velocità di movimento, presso due stazioni della RAF. In uno dei due casi avvenuti, il secondo evento fu considerato dal Rapporto Condon, inspiegabile.

Introduzione

Di seguito saranno illustrati i punti significativi:
a) Essa illustra che molti rapporti sugli UFO di interesse scientifico, sono rimasti presso i file dell'USAF/Blue Book, per anni, senza che le comunità scientifiche ne venissero a conoscenza.

b) rappresenta un sottoinsieme di casi UFO, in cui tutte le osservazioni provengono da fonti militari e che, se ci fosse stato serio e competente interesse scientifico da parte del Blue Book, questi avrebbe dovuto studiarli accuratamente quando le informazioni erano ancora recenti. Esso illustra anche il punto che i livelli attuali di indagine sono stati completamente inadeguate anche su casi considerati inspiegabili, come questo.

c) illustra le caratteristiche intrinseche di disagio, comportamenti contraddittori in ogni relazione dell'USAF/Blue Book, presso la base Wright-Patterson, che dimostra di aver avuto una seria mancanza di competenza scientifica riguardo le indagini sugli UFO, seguite dall'Air Force nel corso degli ultimi 20 anni.

d) illustra, quando i documenti originali attentamente studiati con relativa discussione nel Rapporto Condon, questi dimostrano carenze nella presentazione e in una critica dei molti casi presentanti nel Rapporto Condon.

e) Infine, credo che questo illustri un esempio di casi, ritenuti inspiegabili dal Rapporto Condon, che sostengono la necessità di una molto più ampia e approfondita indagine scientifica del problema UFO, un bisogno invece negato nel Rapporto Condon e nella mancata approvazione nell'Accademia.

La mia analisi di questo caso, sarà basata su 30 pagine del fascicolo del Blue Book, più altre informazioni contenute nel Rapporto Condon. Il caso di Lakenheath, non era conosciuto al di fuori dell'ambiente USAF, prima della pubblicazione del Rapporto Condon. Ho ottenuto una copia del fascicolo del Blue Book, ma tutti i nomi dei militari coinvolti nell'incidente furono eliminati prima che il materiale mi venisse rilasciato. Quindi sono stato incapace di intervistare personalmente i testimoni chiave. Tuttavia, non vi è alcuna indicazione che, chiunque del Progetto Colorado, sia riuscito ad intervistare il personale, quindi devono aver avuto accesso ai miei stessi dati, riguardo questo caso estremamente interessante.

Per nessun motivo giustificabile, il Rapporto Condon, non solo elimina i nomi dei testimoni, ma anche i nomi di altre località di altri importanti incidenti UFO pari a 59 casi. Nel caso di Lakenheath, la cancellazione dei nomi e delle località, crea molta confusione per il lettore, dal momento che tre distinte postazioni del RAF furono protagonisti degli eventi, oltre ad aver creato una confusione con il nome di due delle stazioni protagoniste, riportate nel Rapporto Condon.

Circostanze generali:

L'intero episodio iniziò dalle 2130Z, del 13 agosto al 14 agosto, 0330Z del 1956; quindi questo è un caso notturno. Gli eventi si sono verificati nel centro-orientale dell'Inghilterra, sopratutto nel Suffolk. I rapporti iniziali vennero riportati presso la base Bentwaters, del RAF, che si trova a circa sei chilometri ad est di Ipswich, vicino alla costa, mentre gran parte degli altri eventi, avvennero presso la Lakenheath, sempre del RAF, una base che si trova a 20 chilometri a nord est di Cambridge. Figura anche la Sculthorpe RAF, ma solo in misura minore. Si trova vicino Fakenham, nelle vicinanze di The Wash. Due dei tre radar GCA (Ground Controlled Center) furono coinvolti negli avvistamenti radar di terra, incluso anche un RTCC (Radar Traffic Control Center) presso Lakenheath. L'USAF, scrisse, interessato all'evento, al progetto Colorado, per renderlo partecipe. Riguardava la segnalazione di una guardia di servizio presso il centro radar RTCC di Lakenheath, in servizio in quella notte. Il suo resoconto, dettagliato, venne riportato nel Rapporto Condon (pag. 248-251). Il commento del Condon, affermava che la relazione ricevuta fu si notevole precisione, sebbene scritta per ricordi, di un incidente avvenuto 12 anni prima. Venne inviata al Condon anche una mappa, che era poi uno schizzo, mandata dal funzionario dell'USAF. Essa tuttavia non fu precisa, c'erano informazioni fuorvianti: la base Sculthorpe era posta a 50 miglia ad est di Lakenheath, mentre in realtà essa è posta a 30 miglia a nord-nord-est. La mappa non mostra affatto la Bentwaters, che si trova a circa 40 chilometri a est-sud-est di Lakenheath. Che questo incidente è stato discusso in seguito da molti personali della base Lakenheath, mi venne indicato per puro evento casuale. Nel corso di una mia altra indagine UFO, sempre radarico, riportato nel Rapporto Condon, come quello avvenuto il 9/11/67 a Kincheloe AFB, trovai un operatore radar, che partecipò agli eventi inglesi, ed era perfettamente a conoscenza di questi eventi, poiché era oggetto di discussione da parte del personale radar.
Eventi iniziali a Bentwaters, 2130Z / 2200Z

Uno dei tanti aspetti insoddisfacenti del Rapporto Condon, è la sua incapacità frequente, di presentare al lettore un quadro completo dei casi UFO, che si propone di analizzare scientificamente. Nel caso qui presentato, questi omette i dettagli di tre importati avvistamenti registrati dai radar, effettuati dal personale di Bentwaters presso GCA, che successivamente allertò la base Lakenheath e gli operatori RTCC alle ore 2255 LST. Questa mancanza non è certo causa dei file del Blue Book, dati invece presenti nel rapporto, che anzi, il BB prese molto interesse all'avvistamento di Lekenheath. Quindi, io non vedo come tale omissione nel rapporto del Condon possa essere giustificato.
a) Primo avvistamento radar, 2130Z. Bentwaters, operatore GCA, riporta di aver captato un obiettivo a 25-30 miglia ESE, che si muoveva a velocità molto elevata a 295 gradi. L'obiettivo sarà perso a 15-20 miglia a NW presso Bentwaters. Nel file del Blue Book viene descritto come un forte eco radar, paragonabile a quello di un aereo. Si cita che la velocità stimata era nell'ordine dei 4000 mph, ma si stimava una velocità anche più elevata. L'obiettivo, in 30 secondi, percorse una distanza di 40-50 chilometri, quindi una velocità di circa 5.000 o 6.000 mph (fino a 9000 km/h). Quest'ultima possibilità è probabilmente la velocità più attendibile, e non è possibile considerare l'oggetto essere un aereo convenzionale o una meteora.

b) Il secondo eco radar, ore 2130-2155Z, avvenne pochi minuti dopo il primo. Un secondo operatore, capta la presenza di 12-15 oggetti ad otto miglia SW a Brentwaters. Nella relazione del Blue Book, si sottolinea come questi oggetti sono apparsi come obiettivi normali sul monitor GCA, e successivi controlli tecnici esclusero malfunzionamenti. Dozzine di oggetti furono visti muoversi in formazione verso NE a velocità variabili, dagli 85 ai 125 mph. I 12-15 oggetti non identificati furono preceduti da altri 3 oggetti che si trovavano in formazione triangolare ad una quota di 1000 piedi. Si legge nel rapporto del Blue Book: The dozen objects to the rear "were scattered behind the lead formation of 3 at irregular intervals with the whole group simultaneously covering a 6 to 7 mile area".
I ritorni radar saranno visti durante i loro 25 minuti di osservazione, cambiare rotta e tornare al punto d'origine dove furono visti la prima volta, ovvero sia a circa 40 chilometri NE da Bentwaters. Gli echi diminuivano d'intensità mentre si muovevano fuori NE. Quando gli oggetti raggiunsero un punto a 40 chilometri NE, tutti sembrarono convergere insieme per formare un singolo eco radar, la cui intensità venne descritta essere più grande di un B-36, almeno analogamente ad un ritorno radar di tale modello. Il movimento degli oggetti cessò improvvisamente, mentre l'eco unico, molto forte, rimase stazionario per 10-15 minuti. Poi questi riprese movimento verso NE, per 5-6 chilometri, quando si fermò di nuovo per altri 3-5 minuti, e infine si mosse verso nord, e sparì dai radar.
c) Il terzo segnale radar avvenne alle 2200Z, cinque minuti dopo la formazione precedente, quando si mosse poi fuori segnale radar, facendo perdere contatto. In questo caso, un operatore rilevò un ennesimo obiettivo non identificato a circa 30 chilometri, a est della stazione CGA di Bentwaters, e fu tracciata una rotta dell'oggetto ove si mosse verso ovest ad un punto a circa 25 chilometri dalla stazione, dove improvvisamente scomparve dallo schermo radar, spostandosi rapidamente al di fuori dal segnale CGA, secondo l'operatore. Anche qui ci furono più possibilità riguardo la velocità stimata dell'UFO. L'operatore stimò la velocità al di sopra dei 4000 mph, e il tempo di monitoraggio era di 16 secondi. Essa indica quindi una velocità ben superiore, circa 12.000 mph, calcolando tempo d'esposizione e tragitto percorso in quel lasso di tempo. Nulla nei file del Blue Book indica questa discrepanza, riguardo ad una velocità ben superiore rispetto a quella di un velivolo convenzionale.
d) Altre osservazioni alla base Bentwaters. Un sergente della torre di controllo, riscontrò una luce "dalle dimensioni di una capocchia di spillo lunga un braccio" a circa 10 gradi. Rimase li per circa un'ora, in modo intermittente, apparendo e scomparendo. Dal momento che Marte era in quella parte di cielo in quel momento, una interpretazione ragionevole è che l'osservatore stesse guardando proprio quel pianeta.
Un T-33 del 512° Squadrone intercettore da combattimento, mentre si trovava in volo con ritorno alla base Bentwaters, dopo un volo di routine alle ore 2130Z, fu reindirizzato a identificare un gruppo di oggetti che venivano captati in quello stesso spazio aereo, verso NE. La loro ricerca, senza l'aiuto di un radar aereo, non portò a nessun avvistamento in volo, e dopo 45 minuti fecero ritorno, dopo aver visto solo una stella luminosa in oriente, e un faro costiero. Il fascicolo del Blue Book, discute sulla ricerca inconcludente del T-33 e dell'operatore radar in quel momento, ma stranamente non menziona dei sconcertanti avvistamenti tramite radar avvenuti precedentemente. Si provò ad ipotizzare falsi echi, o inversioni alla temperatura, ma non erano probabili. In oltre, oltre la velocità, la forza degli echi, paragonabili a quelli di aerei, e la fusione di 12-15 oggetti in un unico corpo, stazionamento e di nuovo un'accelerazione in cielo, sono inspiegabili come fenomeni AP (fenomeni atmosferici). Questo per quanto riguarda gli eventi accorsi dalle 2130 alle 2155Z. Il movimento velocissimo verso ovest, di singoli target va oltre a qualsiasi anomalia radar conosciuta. Non è possibile spiegare il fenomeno é come AP né come disturbi elettronici. Né potrebbero fenomeni di disturbo o interferenza, avere comportamenti come gli eco osservati. Quindi, in questo periodo di 30 minuti, 2130-2200Z, esso abbraccia tre distinti eventi per i quali non esiste una spiegazione soddisfacente. Il fatto che questi tre eventi sono omessi dalle discussioni nella relazione del Condon, è un peccato, perché servono a sottolineare un valore scientifico degli eventi successivi, sia presso Bentwaters sia presso Lakenheath.

Commenti su segnalazioni dopo 2255Z del 8/13/1956:

Gli eventi sopra riassunti sono stati riportati dal capitano Edward L. Holt dell'81st Fighter-Bomber Wing, di stanza a Bentwaters, tramite rapporto al Blue Book, codice No. IR-1-56, datata 31 agosto, 1956. Tutti gli eventi che si verificarono alle ore 2200Z, furono inviati tramite una lunga trasmissione alla telescrivente tra il Blue Book e l'unità di Lakenheath USAF, che inviarono nel formato standard, il modulo AFR200-2 compilato. Le trasmissioni erano datate 8/17/56 e 8/21/56. Il Rapporto Condon presenta il contenuto della relazione a pagine 252-254, per intero, ad eccezione per l'eliminazione di tutti i nomi e la località, e soprattutto l'omissione di un elemento importante da notare in seguito qui. Tuttavia, la maggior parte dei lettori, saranno del tutto persi, perché ciò che viene presentato in realtà, costituisce una serie di risposte a domande che non sono scritte. Il Rapporto Condon non offre al lettore l'accenno al fatto che la versione dell'AFR200-2 che figura come appendice del Rapporto, pagine 819-826 (non identifica la sua denominazione attuale, AFR80-17) potrebbe fornire al lettore le domande standardizzate necessarie per tradurre gran parte della matrice altrimenti estremamente confusa di risposte a pagina 252-254. Per questo motivo, più altri, molti lettori saranno quasi certamente molto (e del tutto inutilmente) confusi su la lettura di questa parte importante della relazione di Lakenheath nel Rapporto Condon.
Chiunque abbia studiato i rapporti del Blue Book nel formato AFR200-2, risalente al 1953, sarà spiacevolmente consapevole di questa grave difficoltà. La mancata metodologia, anche modesta, per delle indagini e i suoi risultati, lascia molti casi senza risposte. Ma le irregolarità non devono, a mio avviso, evitare che il lettore discerni che un gran numero di casi UFO hanno reali implicazioni scientifiche di gran rilievo, un problema intrigante che va esaminato in gran parte negli anni passati.

L'allerta iniziale del GCA e l'RTCC di Lakenheath:

I file ufficiali non indicano altri eventuali avvistamenti UFO radarici a Bentwaters a partire dalle 2200 fino alle 2255Z. Ma, poco prima, un altro target molto veloce è stato captato a est di Bentwaters, in direzione ovest ad una velocità stimata di 2000-4000 mph. Passò quasi direttamente sopra Bentwaters, scomparendo dal GCA (il Condon ipotizza un fenomeno AP) dopo aver percorso 2-3 miglia, per poi sparire da 30 miglia a ovest di Bentwaters. Molto significativo questo tracciato radar, riguardo il passaggio del bersaglio non identificato, il quale allo stesso tempo è stato accompagnato da simultanee osservazioni visuali da personale a terra, e lo stesso fu confermato da un aereo in transito. Entrambe le relazioni visive, testimoniarono di una luce, una luce descritta come offuscata dalla sua alta velocità, ma poiché l'aeromobile (identificato come un C-47), stava volando a soli 4000 piedi di quota, è chiaro che l'altezza dell'oggetto era racchiuso entro limiti piuttosto ristretti. Non si fece menzione di un bang sonico, sebbene le segnalazioni parlavano di UFO in movimento ad una velocità di gran lunga superiori a quella degli aerei e dei consueti valori sonori, e il non aver emesso un rumore durante l'esecuzione, è un esempio dei tanti fenomeni attualmente inspiegabili associati agli UFO. La velocità riportata era insufficiente per pensare ad una meteora, in quanto queste ultime sono più veloci, né la bassa quota o la traiettoria sono logiche per questo fenomeno, per non parlare dell'assenza di un'onda d'urto concussiva. Con queste conferme visive, associate ai tracciati radar, il tutto aggiunge all'evento una maggior attendibilità, e maggior interesse in termini scientifici.

A quanto pare subito dopo gli eventi delle 2255Z, Bentwaters decide di allertare la base Lakenheath. Le risposte alle domande 2 A e 2 B dell'AFR200-2 a pagina 253 del Rapporto Condon, sembrano implicare che gli osservatori da terra presso Lakenheath avvistarono un oggetto luminoso entrare, in quota stimata di 2000-2500 piedi, in direzione sud-ovest. L'altitudine stimata non corrisponde con l'avvistamento presso la Bentwaters, in questo caso non possiamo essere certi delle tempistiche. Tuttavia, sembra essere certo che, prima o dopo l'avviso della Bentwaters, gli osservatori di terra a Lakenheath furono protagonisti di un avvistamento UFO, come già detto, ove l'oggetto procedendo da NE, a bassa quota, si ferma in cielo, per poi riprendere il tragitto verso est. La precisa sequenza temporale delle osservazioni successive non è chiara, e i documenti AFR200-2 non aiutano. Ma che molti eventi, interessanti, scientificamente molto sconcertanti, sono evidenti. Nessun provvedimento fu preso riguardo questi eventi.

Sintesi non cronologica degli avvistamenti di Lakenheath alle ore 2255 - 0330Z

1. Osservazioni visive da terra. Come osservato precedentemente, a seguito della segnalazione delle ore 2255Z, presso la Bentwaters, gli osservatori a terra dell'USAF della base di Lakenheath, del RAF, osservarono un oggetto luminoso provenire da sud-ovest, poi si ferma in cielo e quindi si sposta fuori dalla vista verso est. Successivamente, in un tempo non meglio specificato, due luci bianche in movimento, sono state viste e, gli osservatori a terra dichiararono di una luce bianca che si unì con un altra ed entrambe scomparvero in formazione insieme (ricordiamo delle osservazioni radar già viste tramite GCA presso Bentwaters, in cui si fusero 12-15 oggetti). Nessuna caratteristica (strutturale o grandezza o forma) degli oggetti si riuscì ad osservare, ma tutti gli osservatori e gli operatori radar furono d'accordo nella loro relazione, e nel considerare gli UFO che si muovevano a velocità incredibili, stazionare in cielo e cambiare rotta immediatamente. C'è un passaggio nella relazione originale del Blue Book non presente nella relazione del Condon, riguardo la coincidenza di segnalazioni radar e avvistamenti visivi. Il passaggio nella relazione del BB, dice: due installazioni radar (GCA di Lakenheath e RATCC) e tre osservatori a terra, riportano sostanzialmente la stessa cosa. Nella relazione originale di Lakenheath, questa coincidenza fu ribadita: il fatto che delle osservazioni radar di terra e osservazioni visive sono state effettuate, e collimano riguardo alle accelerazioni rapide e gli arresti bruschi, certamente questo porta maggior credibilità alla relazione.

Poiché la data di questo avvenimento coincide con la data della frequenza di picco delle meteore Perseidi, ci si potrebbe chiede se una parte delle osservazioni visuali sia riconducibile a questo sciame meteorico. La relazione della base di Lakenheath che vi si può leggere nei file del Blue Book, riporta: insolita quantità di stelle cadenti nel cielo, ciò indica che la luce con movimenti irregolari era in realtà facilmente distinguibile dalle consuete meteore. Il rapporto inoltre osserva anche che gli oggetti visti non erano certo stelle cadenti, poiché non c'erano scie, come di consueto con questi avvistamenti. Inoltre, le osservazioni di arresto, di stazionamento in cielo, è incompatibile con qualsiasi ipotesi del genere. L'AFR200-2 chiede agli osservatori di confrontare le dimensioni degli UFO con i vari oggetti famigliari. In risposta a tale elemento, il rapporto afferma: "un osservatore da terra riporta che un primo oggetto avvistato aveva le dimensioni di una pallina da golf. Quando l'oggetto continuò il suo tragitto, esso diventò come una punta di uno spillo. Anche se non fosse del tutto preciso, le Perseidi producono piogge di meteore di bassa luminosità.
Delle osservazioni visuali da terra, dimostrano che tre osservatori presso Lakenheath furono testimoni del passaggio di almeno due oggetti luminosi, visti in un tempo abbastanza lungo. Le caratteristiche riportare descrivevano forti cambi di rotta, stazionamenti in cielo anche più volte, videro anche due oggetto che si fusero in un unico punto luminoso,e riportati movimenti in generale in accordo con quanto captato dai radar. Queste osservazioni visuali inducano ad escludere ipotesi astronomiche, aeronautica e meteo-ottiche. Si potrebbe certo desiderare un rapporto molto più completo riguardo questi avvistamenti visivi, ma anche queste qui sopra riportate, bastano per suggerire l'esistenza di alcuni eventi insoliti. Questa inusualità sarà ancor più chiara quando analizzeremo meglio il prossimo evento, le osservazioni radar da terra della base Lakenheath.

b) Osservazione radar da terra presso Lakenheath. Il radar di sorveglianza GCA è identificato come un CPN-4 mentre il radar da ricerca RATCC come un CPS-5. Poiché la relazione spiega che questi due set sono stati contemporaneamente visti captare e seguire obiettivi sconosciuti, è importante notare che essi hanno diverse lunghezze d'onda, frequenze di ripetizione di impulsi, ed altro, che fanno escludere un qualche anomalia, come ad esempio echi di interferenza di un radar a distanza, o effetti atmosferici. Tuttavia le manovre degli oggetti riportati sono così diverse dal consueto che questa precisazione sembra quasi inutile affrontare.
Come per le osservazioni visuali a terra, così anche con queste segnalazioni radar, l'AFR200-2 limita di fornire una giusta linea cronachistica degli eventi. Ho l'impressione che il primo oggetto visivamente visto dagli osservatori a terra non era un tracciamento radar, anche se dalla relazione del Blue Book ciò non è chiaro. Un obiettivo cui i movimenti sono stati seguiti contemporaneamente sia sul CPS-5 presso il centro di controllo del traffico aereo, sul corto raggio, sia tramite CPN-4, presso l'unità Lakenheath. L'UFO fu captato da 6 chilometri a ovest a circa 20 chilometri a SO, dove l'obiettivo si fermò e assunse una posizione stazionaria per cinque minuti. L'oggetto prese poi a muoversi nuovamente presso direzione nord-ovest, presso la base, e si fermò a 2 chilometri a NO dalla base. Lakenheath riferisce che 3-4 obiettivi aggiuntivi stavano facendo le stesse manovre in prossimità della stazione. Le due serie di tracciati radar e tre osservatori a terra, riferirono sostanzialmente la stessa cosa. Si noti che questa parte risulta mancante nel Rapporto Condon.

I contatti radar continuano fino ad ora tarda. Ore 330Z. Il centro radar di Lakenheath, osservò un oggetto a 17 chilometri a est della stazione. L'oggetto fu osservato muoversi a 600-800 mph. L'oggetto di improvviso sembra fermarsi per poi ripartire in un secondo con una velocità e una partenza violenta e incredibile. Il rapporto dice: i controllori sono esperti tecnici, competenti, e sono stati utilizzati nel tentativo di determinare la natura degli oggetti. Quando il bersaglio si fermò sul radar, fu usata la MTI. Tuttavia, l'obiettivo era ancora visibile sul monitor. Il Moving Target Indication (MTI), è un sistema di ricerca e sorveglianza che elimina possibili ritorni di terra e da edifici di grandi dimensioni e altri oggetti immobili. Grazie al MTI attivo, è ancora più facile escludere ritorni radar di natura convenzionale, e porta gli oggetti captati a essere qualcos'altro. L'oggetto sembrava librarsi immobile, ma in realtà era in una fase di ampiezza, con continui movimenti ad alta velocità.
La parte degli avvistamenti radar appena sopra descritta, sembra essere vividamente stata raccolta dall'USAF e poi riportata al Condon. Nei rapporti si può leggere che: un operatore, notò un bersaglio fermo tra i 20 e i 25 chilometri a sud-oves. Questo era stazionario in cielo, e poco dopo contattammo l'unità GCA presso Lakenheath, per sapere se captavano lo stesso obiettivo, nella stessa posizione geografica. In quel momento, il bersaglio immobile iniziò a muoversi ad una velocità tra i 400 e i 600 mph in direzione nord-nord-est, fino a raggiungere un punto a circa 20 milgia a nord-ovest di Lakenheath. Nel rapporto poi inviato al Condon, si potevano leggere movimenti irregolari dell'oggetto captato. Anche tenendo conto di alcune incertezze, il comportamento descritto dagli operatori era ben lontano dall'essere spiegato con un ipotesi meteorologica, astronomica o elettronica. Il tracciato mostrava movimenti come "stop and go", per alcune decine di minuti, quando poi si decise di inviare un caccia intercettore del RAF per indagare. Questo terzo aspetto degli eventi presso Lakenheath deve essere considerato. Il fatto di inviare caccia intercettori in ritardo, è una costante già vista negli ultimi 20 anni di incidenti. Questo comportamento riluttante dell'Air Force, credo che sia derivante dalla mancata volontà di intervenire per paura che l'interessato prenda sul serio un fenomeno che l'USAF tratta ufficialmente come non esistente.

c. Rilevamento radar-aereo e avvistamento visivo da un intercettore Venom. Un jet intercettore del RAF, un aereo subsonico monoposto, chiamato Venom, dotato di un impianto radar di intercettamento AI, fu inviato per un allarme scramble, come riportato dal rapporto del Blue Book proveniente dalla stazione RAF di Waterbeach, che si trova a circa 6 chilometri a nord di Cambridge, e a circa 20 chilometri a SO di Lakenheath. La durata dell'intercettazione non fu menzionata nel rapporto, ma se dovessimo cercare di dedurre il tempo, essa pare essere iniziata intorno mezzanotte. Il rapporto del BB afferma: l'aereo ha sorvolato la stazione RAF di Lakenheath, e fu inviato verso un bersaglio posto a sei miglia a est del campo. Il pilota avvisa di avere una luce bianca in vista e che avrebbe indagato. A tredici miglia ad ovest (est?) riportò che l'obiettivo, ossia la luce bianca, scomparve al contatto.

Merita di essere menzionato il fatto che l'UFO che il Venom stata inseguendo, fu monitorato da tre distinti canali fisici. Fu intercettato dal radar di terra, dal radar dell'aereo e visivamente. Molti scienziati sono del tutto consapevoli che i file delle forze aeree contengono casi UFO di questa tipologia. Notare, infatti, che questo caso ha chiare somiglianze con il caso dell'RB-47 del 1957, con la chiara perdita simultanea dell'UFO sia dai radar di terra, aereo-radar che dal contatto visivo. Come già detto, le caratteristiche riportate dagli UFO in questi eventi, non sono riconducibili a fenomeni di meteore, fenomeni atmosferici o interferenze elettroniche. Un memorandum sul caso, del dottor Hynek, propone alcuni suggerimenti, e scrive a proposito di questo evento, che questo caso costituisce fonte di imbarazzo per l'Air Force. Molti casi UFO furono chiusi dall'USAF con una totale mancanza di metodologia scientifica, infatti in un memo del 17 ottobre 1956, del capitano Gregory, scrive a proposito del caso: le nostre analisi originali, riguardo la propagazione anomala e astronomica è più o meno corretta. Per l'appunto, molti casi UFO chiusi con una completa mancanza di critica e serietà scientifica. Per questo motivo, spesi giorni del mio tempo a studiare i documenti del Blue Book.

Tornando a quanto prima dicevo, il tentativo del pilota del Venom di tentare un'intercettazione sull'oggetto su Lakenheath fu vano. Il rapporto originale tuttavia, fa poi notar che dopo che il pilota perse segnale sia visivo che radar, il radar RATCC captò un contatto a 10 chilometri a est sulla base. Il pilota confermò il contatto sul radar e affermò che avrebbe dato un'occhiata. La rivelazione simultanea di un bersaglio sia sul radar da terra, sia su un radar aereo sia visiva, esclude categoricamente eventuali spiegazioni convenzionali come propagazioni anomale. Fu utilizzato il MTI, tramite radar da terra, e ovviamente esso escluse questa possibilità.

Ciò che accadde successivamente, fu che il pilota perse contatto via radar appena questi si avvicinò al bersaglio sconosciuto. L'RATCC riferì che appena l'aereo superò il contatto, questi iniziò a seguirlo da dietro. Gli operatori da terra contattarono il pilota per informarlo della situazione, e lui affermò che avrebbe provato a virare per distaccarsi dall'inseguimento. I tentativi del pilota tuttavia non ebbero successo, tant'è che il rapporto del Blue Book, anche se brevemente, scrive di come il pilota non sia riuscito nella manovra evasiva, e richiese assistenza. Tuttavia la lettera del pilota, è molto più dettagliata. Egli osserva in primo luogo che il movimento improvviso evasivo dell'UFO, posizionatosi alla coda del caccia, fu così veloce che perse il controllo per poter rispondere alle sue manovre. Il pilota provò altre manovre evasive, come salire di quota, scese, provò a fare dei cerchi intorno all'oggetto, ma l'UFO in un modo o nell'altro sembrava quasi come se fosse attaccato alla coda dell'aereo, e non si mosse. Il contatto fu registrato anche dai radar, e pare che l'evento sia durato 10 minuti. Da un rapporto dell'Intelligence della base al Blue Book, il pilota disse che in quel momento, ebbe il target più chiaro mai visto sul radar. Ciò elimina ancora una volta altre possibili ipotesi convenzionali, e conferma l'importanza scientifica dei tutto l'episodio.
L'UFO tuttavia, si fermò poco dopo l'inseguimento del Venom, e il pilota tornò poco dopo alla base, con quasi tutto il combustibile a zero. Un secondo caccia provò ad essere mandato all'intercettazione, ma in breve ebbe dei malfunzionamenti e dovette subito tornare a Waterbeach. Il secondo pilota non fu in grado di prendere contatto con l'oggetto.

Discussione

Il materiale presso il Blue Book indica che altri eco radar furono osservati a Lakenheath fino alle ore 0330Z. Dal momento che le prime apparizioni avvennero presso Bentwaters alle ore 2130Z del 13/08/56 e successivamente presso Lakenheath la sera seguente, l'episodio complessivo aveva durata di ben 6 ore. Il caso presenta un numero provocatorio impressionante di dettagli scientificamente rilevanti:

1) Almeno tre sistemi separati tracciarono obiettivi non identificati, preso il GCA di Bentwaters, con una velocità di Mach 3, per ben dieci chilometri. Dal momento, che a distanza di 12 anni, nessun velivolo a reazione militare è in grado di volare a velocità di questo tipo (si può escludere anche l'X-15), e dal momento che la velocità è troppo bassa per un fenomeno meteorico, il tutto è piuttosto sconcertante. Tuttavia, i rapporti dell'USAF riguardo a casi UFO, riportano molti casi di velocità supersoniche e contatti radar.

2) In un caso, si è notato che una dozzina di oggetti (12-15) a velocità moderata, circa 100 mph, si spostarono in formazione per un percorso di 50 miglia, per poi convergere insieme fondendosi in un unico grande oggetto, che rimase poi immobile per 10-15 minuti, per poi sparire. Dal rapporto delle condizioni meteo e del vento, non sussiste alcuna possibilità di un fenomeno meteorologico, come una propagazione di onde anomale o uno strato di inversione atmosferica, riguardo agli eventi di Bentwaters. Il Rapporto Condon omette i punti 1 e il 2, ossia questo, per motivi che trovo difficili da capire.

3) Uno degli obiettivi più veloci captati dai radar a Bentwaters alle ore 2255Z, coincisero con osservazioni visuali riguardo ad una sorgente luminosa che si muoveva ad altissima velocità, osservata da un gestore di una torre a terra e da un pilota che vide la luce muoversi sotto il suo aereo a 4000 piedi di quota. Il radar, mostrava una velocità sulle 2000-4000 mph. Anche in questo caso, le meteore non si adattano a tali velocità e altitudini, e possiamo escludere anche aerei per diverse ragioni evidenti, tra cui l'assenza totale di rumori o bang sonici, che certo, se fosse stato un velivolo convenzionale, sarebbe stato menzionato.

4) Diversi osservatori a terra, presso Lakenheath videro oggetti luminosi muoversi in modo anomalo, comprese improvvise fermate in cielo ed inversioni di direzione.

5) In un caso, due oggetti luminosi di colore bianco, si fusero con un unico oggetto, come si vide da terra presso la Lakenheath. Questo fenomeno, del tutto non astronomico o aeronautico, è in realtà una caratteristica già riscontrata negli UFO nel corso degli ultimi due decenni. Ad esempio, un radar tracciò la fusione di due obiettivi che virarono bruscamente prima di unirsi. Ciò fu riportato da una base militare di Kincheloe, nel Michigan, il quale, il rapporto di tale evento compare anche nel Condon (p. 164). In modo del tutto irragionevole, l'evento venne bollato come "una propagazione anomala".

6) Due radar separati, a Lakenheath, i cui i parametri radar erano piuttosto diversi, captarono contemporaneamente i movimenti di uno o più bersagli sconosciuti per un lungo periodo di tempo. Stazionamenti in cielo sono stati ripetutamente osservati, e questo, nonostante l'uso del MTI. Apparentemente istantanee accelerazioni, da stazionari, a raggiungimento di velocità assurde in pochi secondi, sull'ordine di Mach 1. Anche questo, ripetutamente osservato. Anche in questo caso, non è possibile spiegare l'evento come aerei di ieri o di oggi, fenomeni di propagazione o anomalie elettroniche. La relazione del Blue Book, da l'impressione, un po' ambigua, però, che alcune di queste osservazioni radar erano coincidenti con osservazioni visuali da terra.

7) In almeno un caso, la relazione del Blue Book chiarisce che un obiettivo non identificato luminoso, è stato visivamente contattato da un pilota di un caccia intercettore, mentre vi furono anche contemporanei contatti tramite il radar di bordo del caccia, e contatti radar tramite i radar da terra. Ciò è scientificamente molto significativo, perché constata che ben tre distinti canali di rivelazione, registrarono contemporaneamente lo stesso fenomeno.

8) In almeno un caso, ci furono simultanee scomparse sia tramite radar sia visive dell'UFO. Questo è simile ad altri casi UFO, ma non è facile da spiegare come causa di fenomeni convenzionalmente noti.

9) I tentativi di intercettazione del bersaglio, visto sul radar di terra e sul radar di bordo dell'intercettore, portarono a registrare tutti i movimenti contemporanei dell'UFO, come quando si spostò dietro la coda dell'aereo. Il pilota tentò di rompere l'inseguimento per alcuni minuti, ma senza riuscirci. Nessun ritorno fantasma o dispersioni atmosferiche possono spiegare questo fenomeno.
Io credo che eventi così sconcertanti e non convenzionali, avrebbero dovuto portare indagini molto più serie ed intense da parte dell'Air Force. Ma posso dire la stessa cosa, esattamente, di altre decine di casi inspiegabili, che l'USAF catalogò dal 1947. Al contrario di quanto molti credono, il progetto Blue Book è stato un programma del tutto superficiale e abbastanza incompetente. Le loro spiegazioni, furono ben lontane dalla verità, ma queste affermazioni servirono a tratte in inganno la comunità scientifica, qui, e all'estero, che il problema UFO fosse senza senso e non degno di studi. L'Air Force ha fatto credere che molti casi UFO fossero spiegabili come fenomeni convenzionali. Questo, a mio avviso, è tutt'altro che corretto, e l'Air Force non ha assolto i propri obblighi al pubblico, nel esporre la verità in questi venti anni.

Anche se il Rapporto Condon, anche se tendente a sospettare ad una qualche forma di propagazione anomala dei radar (il Rapporto riporta molte volte questa teoria in diversi casi), alla fine ammette che gli eventi di Lakenheath sono inspiegabili. In effetti la relazione si conclude con l'ammissione abbastanza curiosa che nell'episodio di Lakenheath..."la probabilità che almeno un vero e proprio UFO è stato coinvolto, sembra essere piuttosto elevata".
Si potrebbe entrare facilmente in disputa, a livello semantico, sul significato della frase, "un vero e proprio UFO", quindi mi limiterò ad affermare che la mia posizione è che il caso Lakenheath esemplifica un gruppo inquietante di fenomeni UFO, in cui il grado di apparente inspiegabilità scientifica è così grande, che, invece di essere ignorato e deriso, questi casi, dal 1947, dovrebbero essere posti sotto l'attenzione di un vasto corpo dei migliori scienziati al mondo. Se ciò si fosse verificato, ora potremmo avere qualche risposta, o alcuni indizi per la vera natura dei fenomeni UFO. Ma, 22 anni di indagini inadeguate sugli UFO, hanno mantenuto questo problema, fuori dalla vista scientifica, e nascosto sotto un tappeto chiamato Project Blue Book, in cui termina il 18 Dicembre 1969, in cui dovrebbe segnare la fine di un'era e l'inizio di una nuova per il problema UFO.
Più in particolare, con casi come quello di Lakenheath e dell'RB-47 del 1957, e anche molti altri casi altrettanto sconcertanti, che si trovano all'interno del Rapporto Condon, non concordo circa le conclusioni di quest'ultimo, riguardo "che un ulteriore studio sugli UFO, probabilmente non può essere giustificato in attesa che la scienza sia più avanzata in tal modo". Io contesto l'approvazione di tale conclusione, direttamente dall'Accademia Nazionale delle Scienze. Il caso Lakenheath è solo un esempio riguardo le basi cui riposo tali mie obiezioni. Sono pronto a discutere di molti altri esempi.

8) L'ipotesi extraterrestre

Nell'episodio di Lakenheath, abbiamo le prove di alcuni fenomeno che sfidano le attuali spiegazioni in termini di scienza e tecnologia, alcuni fenomeni, suggeriscono un controllo intelligente. Per me è difficile vedere un'altra ragionevole alternativa oltre un'ipotesi extraterrestre, del problema UFO. Questo può, come tutte le ipotesi scientifiche, essere accettata o respinta, ma soltanto sulla base di continue indagini. Le attuali prove sicuramente non costituiscono la prova incontrovertibile dell'ipotesi extraterrestre. Quello che trovo sconcertante, è che mentre un ampio corpus di prove sugli UFO, tende a portare verso l'ipotesi extraterrestre, la problematica è trascurata dalla comunità scientifica, dal fatto che questo problema è stato interamente imputato a essere poco più che una questione senza senso, degna di una serie attenzione scientifica. La scienza non dovrebbe procedere in quel modo, e questo simposio dell'AAAS, dovrebbe portare alla fine di quel tipo di approccio al problema UFO.

Put more briefly, doesn't a UFO case like Lakenheath warrant more than a mere shrug of the shoulders from science?

www.nicap.org/reports/lakenmcd.htm
14/01/2013 20:00

Altro bel caso!

E ...ce ne sono! (Ho riempito la "mia" Rubrica ....)http://ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?c=58363&f=58363&idd=7242221



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14/01/2013 20:17

Interessantissimo, e illuminanti le dichiarazioni di McDonald a proposito dei comportamenti orridi dell'USAF, quindi dell'ATIC e quindi del Blue Blook, e, come sappiamo, quelli del Condon, ma che meriterebbe un Topic tutto suo. Vergognoso che nessuno lo abbia ascoltato, e molto triste che poco dopo si suicidò.
15/01/2013 17:01

O fu ... "suicidato"!



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15/01/2013 18:31

Già.
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15/01/2013 19:07

Le prove dell'assassinio.

Grazie anticipate.

15/01/2013 19:16

L'inutilità dell'insano gesto!
E siccome molti Ufologi sono stati trovati ..."suicidati" .... Di conseguenza ...









15/01/2013 19:19

Sparviero 555, 15/01/2013 19:16:

E siccome molti Ufologi sono stati trovati ..."suicidati" .... Di conseguenza ...

Ma che bel ragionamento... [SM=g6794]


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Utente Master
15/01/2013 19:21

Re:
Questo non è logico, fa parte di una speculazione di fufologi che hanno lucrato anche sulla morte dei loro colleghi.

Non posso dire dato che ho visto 2 stormi di corvi che tutti gli uccelli siano neri.

Purtroppo la badufology non ha avuto pietà neanche della terra e questa è storia, basta vedere in che condizioni siamo a distanza di 65 anni di ufologia, esattamente al punto di partenza.

Quando si avranno prove concrete potremo affermare qualcosa, altrimenti siamo nel campo delle speculazioni e delle ipotesi, non delle affermazioni.

Penso che conveniate con questo.


15/01/2013 19:23

Bèh, adesso non ho voglia di elencare tutti i morti ...
Ma sicuramente voi, li conoscete.


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Utente Esperto
15/01/2013 19:23

Di certo non gli mancava il coraggio, quindi la perdita di un elemento del genere è stata davvero un duro colpo. Alla ricerca di sicuro poteva fare ancora tanto, per molti anni. È un peccato che si suicidino le persone sbagliate...
[Modificato da Ale-95 15/01/2013 19:24]
15/01/2013 19:36

Ufologi morti in circostanze misteriose: avevano scoperto troppo?



Alcuni ricercatori, molto attivi nel campo della ricerca sulla vita extraterrestre nel decennio tra il 1970 e il 1980 e morti in circostanze misteriose, potrebbero essere stati assassinati. A questa conclusione è giunto Timothy Hood, ex consigliere del governo degli Stati Uniti e astronomo amatoriale, il quale ha divulgato la sua idea in una conferenza internazionale tenutasi ad Amsterdam, dedicata alla ricerca di vita extraterrestre.

Secondo Hood, questa affermazione non riguarda tanto i cacciatori di UFO, ma gli scienziati che hanno dedicato i loro studi alla ricerca di vita extraterrestre intelligente nel cosmo, compresi alcuni astrofisici. L’ex consigliere governativo è giunto a questa conclusione dopo uno studio sull’argomento durato circa 30 anni.

Tra le morti misteriose, bisogna ricordare quella dell’astronomo americano Morris K. Jessup, i cui libri sulla vita intelligente extraterrestre sono diventati dei best sellers. La vicenda fu archiviata come un caso di suicidio, in quanto Jessup, secondo la ricostruzione ufficiale, mise fine alla sua vita chiudendosi nella sua autovettura, dopo aver collegato un tubo alla marmitta e messo in moto il motore.

Il professor James Edward McDonald, che per molti anni è stato a capo dell’Istituto di Fisica dell’Atmosfera della Terra. Dalla metà degli anni sessanta cominciò ad interessarsi intensamente di ufologia e cercò di promuovere l’interesse della comunità scientifica verso la materia. Egli considerava seriamente l’ipotesi extraterrestre. Fu trovato morto con una pallottola in testa.

Edward Ruppelt, che per anni ha guidato un progetto per lo studio degli oggetti non identificati nei cieli degli Stati Uniti, è morto per una crisi cardiovascolare all’età di soli 37 anni. Il suo contributo maggiore è consistito nell’avere fatto elaborare un questionario standard per i testimoni di avvistamenti di UFO, al fine di razionalizzare i dati e poterli consegnare ad esperti per fare analisi statistiche.

Il caso più emblematico è quello di Milton William Cooper, un famoso ricercatore del fenomeno UFO, che più volte, nel corso della sua vita, ha accusato il governo degli Stati Uniti di nascondere la verità sull’esistenza di vita extraterrestre. Ebbene, il 5 novembre 2001, Cooper fu ucciso dalla polizia mentre si trovava in casa sua.

Le cronache raccontano che Cooper si era fornito di un considerevole numero di armi per combattere un fantomatico governo segreto guidato dagli alieni e da lui scoperto qualche anno prima. Secondo i rapporti della polizia, Cooper, prima che fosse freddato dalla polizia, stava minacciano alcuni residenti da lui creduti agenti segreti inviati dal governo per spiarlo.

Nel mese di ottobre del 1986, il professor Arshad Sharif fu trovato impiccato ad un albero. Pochi giorni dopo, un altro ricercatore, Vimal Dazibay, si suicidò gettandosi dal Ponte di Bristol. Entrambi avevano collaborato allo sviluppo di armi elettroniche per il programma spaziale del governo inglese, simile al progetto americano “Star Wars“.

Nel febbraio del 1987, un altro scienziato, Peter Pippel, morì travolto dalla sua stessa auto nel garage di casa sua! Nel marzo del 1987, David Sands si suicidò schiantandosi con la sua auto contro un edificio. Nel mese di aprile del 1987, quattro sviluppatori dei programmi spaziali segreti americane morirono in circostanze non chiare: Mark Wiesner si impiccò, Stuart Gooding fu assassinato, David Greenhalgh cadde giù da un ponte e Shani Warren fu trovato annegato. Nel maggio dello stesso anno, Micheal Baker morì in un incidente d’auto.

In un tempo relativamente breve, 25 persone che hanno lavorato nel settore spaziale a vario titolo, sono morte per i più svariati motivi. Sidney Sheldon, ricercatore e scrittore scopritore di questo tragico fenomeno, è seriamente convinto che tutte queste morti hanno a che fare con il complotto per nascondere l’esistenza degli alieni. Secondo Timothy Hood, queste morti non sono accidentali, ma opera dei servizi speciale che hanno eliminato quelle persone che sapevano troppo.

oubliettemagazine.com/2012/10/28/ufologi-morti-in-circostanze-misteriose-avevano-scoperto...


Ufologi e morti sospette



"Morte per fucilata al cranio. Morte per sospetto avvelenamento. Morte per sospetto strangolamento. Morti a causa di possibili virus letali impiantati nel corpo".

Eppure le recenti morti sospette di ufologi quali Phil Schneider, Ron Johnson, Con Routine, Ann Livingston e Karla Turner, così come quelle di tantissimi ufologi del passato, sembrano solo enfatizzare una realtà con la quale molti dei più tosti ufologi sono oggi diventati più familiari: non solo la ricerca ufologica è potezialmente dannosa, ma la durata della vita della media degli ufologi seri è decisamente più breve della media nazionale. Misteriose morti tra gli ufologi non sono una novità.

Nel 1971 il noto ricercatore Otto Binder scrisse un articolo per il 'Saga magazine's Special UFO Report' intitolato "Liquidation of the UFO Investigators". Egli stesso aveva svolto indagini sulle morte di 137 ricercatori, scrittori, scienziati e testimoni coinvolti nell'ufologia, morti nei precedenti 10 anni, e molti in circostanze misteriose. I casi selezionati da Binder riguardavano tantissimi infarti, cancri fulminanti e strani omicidi. Avremo l'occasione di parlare di molti di questi casi, ma prima guardiamo le morti più recenti sospette.

PHIL SCHNEIDER

Fu ritrovato massacrato a casa sua il 17 gennaio 1996, e strangolato col catetere che lui aveva, arrotolato attorno al collo così profondamente che si accorse solo il becchino. Questo omicidio sembra un'esecuzione militare a tutti gli effetti.
Se le circostanze di questa morte sembrano molto controverse, altrettanto controverse erano le sue rivelazioni fatte pubblicamente prima di morire. Era un geologo dilettante ed un esperto in esplosivi.
Delle 129 installazioni sotterranee, che secondo lui il governo USA aveva costruito già dalla SGM, lui dichiarò di aver lavorato su almeno 13 di esse. Due di queste basi erano grandi, ed includevano la famosa base di Dulce, New Mexico, dove si sospetta da tempo si faccia della retro-ingegneria aliena.

Schneider diceva che i Grigi lavoravano insieme a tecnici USA. Nel 1979 ci fu un fraintendimento tra i due gruppi. Come conseguenza vi fu una sparatoria in cui gli alieni presero in ostaggio alcuni tecnici e scienziati terrestri e 66 tra agenti segreti, FBI, e Berretti Neri, perirono nello scontro assieme a dei Grigi. Fu lì che fu colpito anche lui al petto, cosa che gli causò un cancro anni dopo. Se davvero è così, Schneider ha ovviamente infranto il codice del silenzio imposto a tutti i collaboratori ai progetti segreti, la penalità per la quale vi è la morte. Difatti lui affermava che aveva subito altri 14 attentati alla sua vita. Disse pubblicamente che era segnato e sapeva che non sarebbe vissuto a lungo.

Alcune accuse che lui faceva sono degne di attenzione: 1) il governo USA fece un patto con gli alieni Grigi nel 1954. Questo accordo è chiamato il Grenada Treaty; 2) molta della tecnologia degli stealth è stata sviluppata con la retro-ingegneria dagli UFO alieni schiantatisi al suolo; 3) l'AIDS era un virus da laboratorio per controllare la popolazione inventato dal National Ordinance Laboratory di Chicago, Illionois; 4) all'insaputa di tutti il governo USA possiede un dispositivo che causa terremoti, il Kobe quake, che non ha onde pulsanti, (il terremoto di San Francisco del 1989
non presentava onde pulsanti).

Infine si lamentava che la democrazia che lui amava non esisteva più, " Siamo diventati oggi una società tecnocratica gestita da un Governo-ombra che impone le sue regole dittatorialmente, sia che ci piaccia o meno". Credeva che 11 suoi grandi amici fossero stati assassinati negli ultimi 22 anni, 8 dei quali erano stati dichiarati suicidi. Qualuque cosa pensiamo delle sue dichiarazioni, non c'è da negare che avesse attratto l'attenzione dell'FBI e della CIA. Stando alla vedova, agenti segreti setacciarono attentamente casa sua dopo la morte e sequestrarono almeno 1/3 delle foto di famiglia. Un altro caso allarmante è quello della morte di RON RUMMEL, ex-agente dell'intelligence dell'USAF e direttore della rivista 'Alien Digest' dal 6 agosto 1993. Rummel presumibilmente si sparò in bocca.

Gli amici però dicono che sulla pistola non c'era sangue e questa era completamente priva di impronte digitali. Stando ad altre informazioni, la nota lasciata dal presupposto suicida era scritta da una persona mancina, cosa che lui non era. Dal corpo promanava un'esalazione di sodio pentothal, o per lo meno, così si sostiene. Una cosa è sicura: il suo giornale toccava argomenti scottanti come l'aspetto predatore/preda delle relazioni umani/ alieni, e l'uso di umani come fonte di cibo e per riciclare parti dei corpi degli alieni. Aveva oltrepassato un confine proibito?

Probabilmente si. Ma che confine, e in che campo? Molto interessante il fatto che un suo amico era proprio, guarda caso, Phil Schneider ed i due avevano lavorato assieme.

Altra morte inquietante è quella di RON 'JERROLD' JOHNSON, allora vice-direttore delle Indagini del MUFON. Aveva 43 anni e godeva di eccellente salute. Aveva fatto delle analisi mediche dalle quali era risultato che tutto era a posto. Però, un giorno, il 9 giugno 1994, mentre si trovava ad una riunione della Society of Scientific Exploration ad Austin, Texas, Johnson, morì di colpo e in modo strano.

Durante la proiezione di un filmato, alcuni seduti vicino a lui udirono un gorgoglio. Quando le luci si riaccesero, Johnson era caduto dalla sedia col volto purpureo, ed un'emorragia nasale copiosa. Sotto il suo tavolo, una lattina di soda. Era morto di un colpo apoplettico, o per una reazione allergica alla bibita? Oppure ci sono altre ragioni.

Alcuni fatti della sua vita possono portare a credere tutt'altro. Lui ultimamente lavorava alla propulsione degli UFO insieme all'Institute of Advanced Studies. Prima lavorava presso la Earth Tech Incorporated di Austin, Texas, diretta da Harold Puthoff. Sembrerebbe che lui avesse dei lasciapassare altamente segreti che gli permettevano di viaggiare spesso tra San Antonio e White Sands, e nell'ultimo anno aveva parecipato a due incontri segreti della NATO, uno dei quali, voci e mormorii bisbigliano, parlava di comunicazioni ET. Anche se non era nel fior fiore degli anni, forse anche la morte del Dr. Hynek fu causata da 'strane circostanze', sospetto dovuto al grande numero di ufologi morti di cancro al cervello.

Se tutto fin qui detto è vero, una cosa è ovvia: Johnson camminava su entrambi i lati della strada. E ciò in sé per sé era estremamente pericoloso, e può aver pagato caro il prezzo di servire più padroni. Cosa lo uccise veramente possono essere numerose cause non naturali. Oggi come oggi è facile causare infarti con prodotti chimici e radiazioni pulsanti. E' facile indurre un infarto ed altri mali fisici, come cancri rapidi. Comunque Ron Johnson è stato eliminato da una tossina a rapidissimo effetto, forse un agente che agiva sul sistema nervoso. La vera causa della sua morte non la sapremo mai, comunque.

L'autopsia è stata dichiarata inconcludente. Un'infermiera tornando a casa da Austin poco dopo la morte di Johnson, denunciò un'altra morte del tutto simile avvenuta a bordo del suo aereo. Quando tentò di offrire la sua assistenza, fu costretta a non farlo. Poteva essere che un agente che per fatalità era finito vittima delle sue stesse macchinazioni? Parrebbe così.

Un'altra morte sospetta è quella di ANN LIVINGSTON, che morì agli inizi del 1994 di un cancro alle ovaie molto rapido. La donna era una ragioniera che si dedicava all'ufologia come membro del MUFON. Difatti in questa veste aveva pubblicato un articolo: "Electronic Harassment and Alien Abductions" sul 'Mufon Journal' del novembre 1993.

L'articolo criticava duramente Julianne McKinney, direttrice dell'Electronic Surveillance Project of the Association of National Security Alumni, la quale non credeva agli UFO, e li riteneva velivoli governativi sperimentali. Alcuni fatti rilevanti per il nostro caso emergono. Alle ore07:15 del 29 dicembre 1992, l'appartamento della Livingston vicino all'aeroporto O'Hare, Chicago, Illinois, fu illuminato a giorno da un lampo luminoso bianco-argentato. Più tardi fu avvicinata in pieno giorno nel parcheggio da 5 MIB, coi volti non distinguibili, che avevano oggetti neri che parevano flash. Fu fatta svenire. Ammesso che ciò sia vero, cos'ha a che fare questo con la sua forma avanzata di cancro che la uccise? E' arcinoto che Ann Livingston era stata rapita dagli alieni tempo prima. La sua amica, Fran Heiser, affermò che Ann aveva incontrato due belle persone, un uomo ed una donna, in un viaggio in Messico. Con sua grande sorpresa, l'uomo le disse che la donna era la figlia. Potevano gli esami ginecologici fatti dagli alieni aver causato il cancro di Ann? Così la pensava KARLA TURNER, l'ufologa autrice di 'Masquerade of Angels', 'Taken', e 'Into the Fringe', morta a sua volta di cancro. Sia pubblicamente che privatamente, la Turner smascherava lo spettro della rappresaglia aliena, esposto soprattutto nel libro 'Maquerade of angels'. Non sappiamo quanto di fondato c'era nei suoi sospetti.

Cosa o chi sta eliminando gli ufologi oggi e nel passato? Forse alcune morti sono davvero avvenute per cause naturali o per suicidio. Ma, come Otto Binder notava già 25 anni fa, ce ne sono decisamente troppe. La logica, il buon senso ci portano a credere che tutte queste morti premature in un campo che conta pochi investigatori sono decisamente sproporzionate.

UNA RAGNATELA DI CAUSE

Quello che vediamo è una concatenazione di eventi, causali e spesso mortali.
Una minaccia grossa è l'attività delle agenzie segrete USA. Un'altra è l'intervento degli alieni diretto. Una terza è il coinvolgimento di tecniche psicologiche portate avanti da loschi individui ed occultisti. Una quarta minaccia possibile sono i culti religiosi molto reazionari che portano a termine la volontà di Dio. E' più che probabile che uno o più di questi siano responsabili in parte o per tutte quelle morti di ieri e di oggi.

Ricordiamoci quella di DANNY CASOLARO, un giornalista investigativo che ficcanasava nella minaccia di un software, chiamato Project Promise, che poteva rintracciare chiunque in qualunque parte del mondo, morto per uno strano suicidio nel 1991. Casolaro investigava anche la base di Pine Gap, l'Area 51 e la bioingegneria portata avanti dal governo USA.

Poi c'è MAE BUSSEL, una coraggiosa investigatrice che conduceva programmi radio, parlava fuori dei denti, e, come la Livingston e la Turner, morì di cancro fulminante. Anche lei s'interessava di UFO. DECK SLAYTON, l'astronauta, era pronto a parlare pubblicamente delle sue esperienze ufologiche, ma anche a lui il cancro tappò la bocca. BRIAN LYNCH, un giovane sensitivo contattista, morì nel 1985 di overdose, si disse. Stando alla sorella Geraldine, un anno prima era stato avvicinato da un agente segreto che lavorava per la PSI-tech Company di Austin, Texas, che gli disse che stavano facendo esperimenti su armi da guerra di tipo psichico. Dopo la sua morte, tra i suoi effetti personali fu ritrovato uno scritto che diceva: 4 milioni dal Pentagono per il Progetto Scanate.
Il CAPITANO DON ELKIN, pilota per le Eastern Airlines negli anni '80, morì suicidandosi dopo aver indagato per più di 10 anni il cover-up ufologico e dopo aver iniziato ad approfondire il materiale Ra. Ci sono resoconti di interferenze psicologiche negative su questo tipo di indagini.

MORTI BIZZARRE DI SCIENZIATI.

Niente è più strano e porta a fare congetture più velocemente, il fatto che 30 strane morti siano associate al progetto per lo Scudo Spaziale effettuato dalla Marconi Limited in Inghilterra tra il 1985 ed il 1988. ROGER HILL, un disegnatore per i Marconi Defense Systems, pare si sparò nel marzo 1985. JONATHAN WALSH, un esperto di comunicazione digitale impiegato presso la ditta sorella della Marconi, la GEC, cadde dalla finestra del suo hotel nel novembre 1985, dopo aver espresso timori per la sua vita. ASHAD SHARIF, altro scienziato della Marconi Ltd., s'impiccò in modo alquanto artificioso: pare abbia fissato un capo della corda al collo dopo aver fissato l'altro capo ad una pianta, è risalito in macchina, ha accelerato e si è così strangolato nell'ottobre 1986. Nel marzo del 1988 TREVOR KNIGHT, sempre associato alla Marconi Ltd. si asfissiò col monossido di carbonio esalato dalla sua auto. PETER FERRY, direttore di marketing della suddetta ditta, fu trovato fulminato con i fili elettrici infilati in bocca l'agosto 1988. Sempre lo stesso mese dello stesso anno, ALISTAIR BECKHAM fu trovato anche lui morto fulminato con i fili elettrici arrotolati sul corpo e con un fazzoletto infilato in bocca.

Era un ingegnere presso la Plessey Defense Systems, altra consociata della Marconi Ltd. E da ultimo, ma non solo, ANDREW HALL fu torvato morto a settembre di quell'anno per avvelenamento da monossido di carbonio. Cos'ha a che fare lo studio sullo Scudo Stellare con le morti di ufologi?
Teoricamente moltissimo. Se, così come molti hanno ipotizzato, la ricerca suddetta fu iniziata con lo scopo di proteggere gli USA sia dalla Russia che dagli alieni, allora sì che ci sono collegamenti. Probabilmente il KGB, realizzando che le forze occidentali stavano perfezionando un potentissimo raggio che poteva essere usato nello spazio contro di loro, ha fatto un'offensiva per distruggere il progetto. Se ciò è vero, e l'arma esiste e funziona, abbiamo una spiegazione per il crollo dell'Unione Sovietica.

Oppure questi scienziati hanno scoperto la vera natura del progetto e furono sottoposti a livelli tali di stress da commettere il suicidio in massa, quasi. O scoprirono di lavorare assieme ai Grigi, o che ci lavoravano i politici. Una cosa è ovvia. Qualcosa di terribile avvenne alla Marconi Ltd.

Generalmente gli scienziati non si suicidano, e nemmeno compiono omicidi così bizzarri come questi sopra esposti. Un'altra possibilità è che un contingente di alieni ostili ha saputo dell'operazione Scudo Spaziale ed ha deciso di boicottarla per proteggersi, creando traumi psichici e depressioni agli scienziati che poi si sono suicidati. Ma se davvero fosse così, perché poi le morti sono finite? Allora il progetto è stato abbandonato? E' stato protetto meglio? Molto improbabile. Forse è stato portato a termine nel 1988 ed è ora operativo. In verità nessuno si rende conto dei rischi che gli ufologi corrono, nemmeno loro stessi! Difatti coloro che ritengono le morti dei loro colleghi negli anni '50 e '60 molto sospette, paiono credere che qualunque forza o agenzia segreta che c'era dietro, abbia ammorbidito le tattiche negli anni '80 e '90. Ma l'evidenza dei fatti non supporta questa tesi. Non ci sono dubbi, comunque, che negli anni passati accaddero strane cose.

Ad esempio, le morti più intriganti e raccapriccianti che avvennero in quel periodo furono quelle della giornalista DOROTHY KILGALLEN, dell'astronomo MORRIS KETCHUM JESSUP e del fisico Dr. JAMES MCDONALD, la prima per overdose, gli ultimi due per presupposti suicidi. I dettagli di questi decessi, nonostante le dichiarazioni ufficiali, sono inquietanti e non poco. Ognuno dei tre era giovane, di successo, affermato, e tutti e tre erano profondamente coinvolti nelle indagini ufologiche. La Kilgallen, la più famosa giornalista dei suoi tempi, molto affermata in Inghilterra ad altissimi livelli, scrisse due articoli che forse firmarono la sua condanna a morte. Il primo del febbraio 1954, parlava di un incontro segreto dei capi militari mondiali programmato per l'estate successiva. L'altro del 1955, pubblicato poco prima della sua morte per overdose accidentale di barbiturici ed alcool (alla Marilyn Monroe-style, tanto per intenderci), parlava di un ignoto ufficiale inglese di gabinetto, che avrebbe detto: - Gli UFO sono fatti da piccoli omini alti meno di un metro. È spaventoso, ma non si può negare che gli UFO vengano da altri pianeti! -.

Qualunque sia la fonte (pare fosse un Nobiluomo di Mountbatten), questa voce nell'atmosfera degli anni '50 era inaccettabile. Da ricordare che il Robertson Panel, abilmente orchestrato dalla CIA, si era riunito nel 1953 ed aveva emesso il famoso Report. In sintesi: questo documento e l'attitudine generale dei suoi componenti, rappresentavano una linea dura per insabbiare tutti i casi UFO più significativi.

Con l'anno 1953 e con questo incontro iniziò ufficialmente il cover-up governativo sul fenomeno che continua ancora oggi, con in più altre sfumature. Ma davvero la Kilgallen si è uccisa involontariamente? O forse fu aiutata a farlo? Il Dr. James McDonald, fisico dell'Institute of Atmospheric Physics e professore presso il Department of Meteorology dell'Università dell'Arizona, tentò il suicidio nel 1971. Nessun altro negli anni '60 aveva combattuto duramente come lui per convincere il Congresso a prendere seriamente il problema UFO, della cui esistenza era più che convinto. Era diventato una spina nel fianco per coloro che volevano mantenere il cover-up ufficiale e, non vale manco la pena dirlo, la sua morte capitò proprio di proposito per loro. McDonald, presumibilmente depresso, si sparò alla testa. Ma, purtroppo, non morì subito, e rimase cieco, ma non al 100%.

Però, in qualche modo, alcuni mesi dopo il primo tentativo, sabato 14 giugno 1971, riuscì ad uscire dall'Istituto ov'era ricoverato, salì su un taxi che lo portò ad un negozio di armi, dove comprò una calibro 0.38 spagnola, poi si fece portare verso nord, nel deserto, dove si fece lasciare alle ore 16:00 in un'intersezione. Poi sembra che lui avesse camminato per un miglio fino al Canyon del Oro, luogo a lui familiare, e si sparò. Il suo corpo fu trovato da un signore sotto un ponte il giorno dopo, domenica 13 giugno 1971 a mezzogiorno. Quando fu ritrovato, la polizia dichiarò che era morto già da 8-10 ore. Ciò suggerirebbe che era vivo quando era stato lasciato all'intersezione isolata. In teoria poteva essere stato trovato nel deserto proprio lo stesso giorno che era sparito se qualcuno avesse chiamato la polizia immediatamente, e se le efficientissime squadre di ricerca e soccorso di Tucson fossero state messe all'opera. Ma nessuno le chiamò mai. Infatti, due amici di famiglia, una coppia, che era stata chiamata dai familiari del dottore agli inizi della ricerca, li avvisò che lo avrebbero ritrovato. La donna, che si presentò solo come Dottoressa Martin, scoprì dove il taxi lo aveva lasciato nel deserto, e chiamò diverse volte da una casa isolata ad un miglio dal Canyon del Oro. Perché mai questi due 'amici' insistettero col cercarlo invece di chiamare squadre esperte nelle ricerche che forse l'avrebbero trovato prima? Questo non è mai stato chiarito né i due 'amici' furono mai identificati.

Un altro particolare desta inquietudine. La sua collega Margaret Sanderson-Rae disse che non appena McDonald tornò dall'ospedale, era entrata nel suo ufficio ed aveva eliminato tutti gli oggetti acuminati. una volta morto, il Dr. Kassander la fece andare nel suo ufficio per prendere alcune cose e vi trovò uno dei suoi libri sugli scaffali senza copertina. Il Dr. McDonald non avrebbe mai tenuto un libro senza copertina, e se non c'erano, le rifaceva fare. Tutti i suoi libri erano perfettamente tenuti. La donna rimase perciò molto stupita, così lo guardò meglio e si accorse che c'era qualcosa sul retro: era la copertina tutta accartocciata come se avesse avvolto qualcosa. Da ricerche effettuate dopo, non avvoltolava la sua pistola. Ma cosa? Non era per caso il suo diario segreto che scriveva, riempendolo di note confidenziali sugli UFO, rilasciategli da personaggi altolocati che lui intervistava? E se così fosse, dov'è finito? Aveva confidato di essere vicino alla soluzione del problema, aveva avuto accesso a files molto segreti. Non voleva certo morire. I suoi amici dissero che nonostante la cecità, aveva molti progetti in serbo per i mesi a venire ed era sicuro che sarebbe tornato ad insegnare con l'aiuto di un assistente.

L'astronomo ed archeologo MORRIS KETCHUM JESSUP commise anche lui un suicidio sospetto nel Dade County Park, Florida, nel 1959. Non ci sono dubbi che il noto autore di lavori importanti ed influenti come 'The Case for the UFO' e 'The Expanding Case for the UFO' a lungo andare fosse andato in depressione. Le cose non andavano troppo bene per lui, dobbiamo ammetterlo (il divorzio, le pubblicazioni che, benché si fossero rivelate seminali negli anni, ed oggi sono introvabili, allora vendettero poco, la sua alienazione dall'ambiente scientifico lo amareggiava), pochi amici rimastigli (il biologo Ivan T. Sanderson, ed il dr. Martin Valentine). Sanderson disse che lo aveva visto preoccupato per 'strani eventi' che lo avevano 'messo in un mondo irreale completamente malato'. Ma era davvero così malridotto, o fu portato ad essere così? Anna Genzlinger investigò a fondo la sua morte. E così conlcuse: l'uomo era stato messo sotto un certo tipo di controllo mentale. Questi erano giorni in cui si sperimentavano mezzi di controllo mentale che sono oggi sono venuti a galla. Alcuni fatti sul caso lasciano attoniti. Non fu fatta l'autopsia sul corpo, che per legge si deve fare su ogni sospetto suicida. Il Sergente Obenclain, che era sul posto poco dopo il ritrovamento del cadavere, disse: - Tutto sembrava così professionale -.

Il tubo era legato con filo spinato allo scappamento e stranamente era di un annaffiatoio meccanico, non manuale. L'uomo era morto nelle ore di traffico più intenso. Era stato visitato dall'elusivo Carlos Allende tre giorni prima e, stando alla ex-moglie, aveva iniziato a ricevere strane telefonate. Sappiamo che la Marina era molto interessata ai suoi studi sul Philadelphia Experiment, ed è noto che era stato l'ONI (=Office of Naval Investigations) a capo del cover-up sugli UFO già fin dagli inizi. E cosa interessante lui investigava proprio sul progetto top-secret effettuato dalla Marina USA, il Philadelphia
Experiment. FRANK EDWARDS, il noto commentatore radiofonico, morì di un supposto infarto il 24 giugno 1967, proprio l'anniversario dell'avvistamento di Kenneth Arnold. Una mera coincidenza? Forse no. Alcuni ufologi prominenti morirono lo stesso giorno: ARTHUR BRYANT, contattista; RICHARD CHURCH, membro consigliere del CIGIUFO, e lo scrittore di fantascienza WILLIE LEY.

Le circostanze della morte prematura di Edwards, che, come James McDonald stava premendo per avere udienze da parte del Congresso sugli UFO, sollevarono enormi domande. Una conferenza sul tema fu tenuta a New York City presso il Commodore Hotel proprio quel giorno, retta dall'ufologo e scrittore Gray Barker, il quale pubblicamente affermò di aver ricevuto due lettere ed una telefonata secondo cui Frank Edwards, che non partecipava al meeting, non sarebbe rimasto vivo fino alla fine dello stesso. Era come se qualcuno stesse mandando un messaggio. Come conseguenza infelice a questo, Rep. Rouse, che sosteneva Edwards nella sua campagna per fare interessare il Congresso agli UFO, morì di un attacco di cuore simile poco dopo di lui.

Gli annali di ufologia sono spaventosamente pieni di morti di ufologi dovute a strane forme di cancro maligne e veloci, per infarti fulminanti, suicidi sospetti e per tutta una serie di strani accadimenti. E che dire dell'ex-segretario della difesa James Forrestal, morto per presunto suicidio, precipitando dal 16° piano dell'ospedale dov'era ricoverato? E dello scrittore ufologo DAMON RUNYON JR che si gettò da un ponte di Washington nel 1988, lo fece per volontà sua? E cosa accadde davvero al dr. B. NOEL OPAN che, nel 1959, dopo una presunta visita di misteriosi MIB, sparì, così come fece EDGAR JARROLD, l'ufologo australiano l'anno dopo.

Come ci spieghiamo la lunga serie di infarti che uccise Edwards, Rep. Rouse, lo scrittore H. T. Wilkins, Henry E. Kock (direttore della pubblicità dell'Universal Research Society of America), il gionalista Frank Scully ed il famoso contattista George Adamski? E come spiegarci la lunga serie di suicidi: Reverendo Della Larson, contattista, la scrittrice Gloria Lee (Byrd), Marie Ford, la ricercatrice di UFO che scoprì il corpo di Larson, l'ufologo Doug Hancock, e, più recentemente, l'ufologo Feron Hicks?

E che dire dei cancri maligni e fulminanti che portarono velocemente alla tomba l'ufologo canadese, Wilbert B. Smith, l'ufologo brasiliano il Dr. Olavo Fontes, Jim e Coral Lorenzen, il biologo Ivan T. Sanderson ed il fondatore del CUFOS il Dr. Joseph A. Hynek? Certo non tutti costoro, né i meno importanti che non possiamo qui includere, furono eliminati. Molti morirono sì di cause naturali. Ma altri lasciano seri dubbi, ed altri sembrano avere il marchio di Caino.

Sappiamo com'è facile indurre colpi apoplettici, ed infarti usando sostanze chimiche, fasci pulsanti e microbi. Sappiamo che il governo federale è ancora coinvolto in ricerche psico-tecnologiche. Una mente umana può essere manipolata, così da portare il soggetto alla pazzia in modo subdolo. L'ufologia non è un passatempo né hobbistico né sicuro. Ci sono pericoli reali, nel mettere il naso in alcune cose. Molte morti di cui sopra sono sospette. Altre paiono apertamente delle esecuzioni. A che scopo, e chi le ha attuate?

universoignoto.blogspot.it/2012/06/ufologi-e-morti-sospe...


Ma esiste un elenco molto più lungo e siccome ne ho già parlato nella "Rubrica" ....



18/01/2013 18:32

Assolutamente "genuine" i casi di Lakenheat 1953 e Bentwater del 1956, due belli esempi di fenomenologia Foo Fighters che continua oltre la WWII.



Mentre all'epoca della WWII l'USAAC segnalava in modo genuine il fenomeno, con la nascita dell'USAF evidentemente la posizione ufficiale da sostenere caso per caso, per ragioni di sicurezza nazionale cambio' di molto (benche' il fenomeno Foo Fighters sia rimasto immutato sino ad oggi).
18/01/2013 19:54

Infatti, sono chiamati "Ufo Telemetrici".




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