Prima di parlare bisogna informarsi, senza cadere in luoghi comuni. Come ha fatto notare qualcuno prima di me l’India è uno dei Paesi che si sta sviluppando ad un ritmo più alto, ma viene da una storia di povertà e sfruttamento e ha dei tempi fisiologici per arrivare agli standard occidentali. Ma se c'è un campo dove gli indiani sono eccelsi è la fisica, l'ingegneria e l'astronomia. Gli scienziati indiani sono ormai da decenni riconosciuti tra i migliori del pianeta, e lavorano in ogni parte del mondo oltre che ovviamente in patria, al contrario di quello che per esempio succede in Italia, dove un professore rimane con contratti a progetto da precario per anni con master e specializzazioni.
L'india ha una tradizione antica di ricercatori, per esempio Chandrasekhara Venkata Raman, vincitore del Premio Nobel nel 1930. Homi Bhabha, scienziato atomico, Jagdish Chandra Bose, in realtà nato in Bangladesh. Satyendra Nath Bose, conosciutissimo per i suoi lavori sulla Fisica Quantica. Subrahmanyan Chandrasekhar, una delle più grandi menti del XX secolo, soprattutto per quanto riguarda l’astrofisica e la fisica. Vikram Sarabhai, il padre del programma spaziale indiano e Dr Anil Kakodkar, scienziato nucleare di primissima importanza.
Insomma dal punto di vista scientifico non hanno niente di meno di giapponesi, europei e russi. Hanno un programma ambizioso, ma piano piano si faranno valere. Potranno sbagliare ma dietro c'è una pianificazione, roba che noi abbiamo abbandonato decenni fa quando abbiamo fatto scappare Enrico Fermi, riducendoci a un paese di serie B.
Per quanto riguarda il programma spaziale indiano se vi interessa gli scienziati hanno aperto una pagina facebook per seguire tutte le fasi della missione su Marte:
www.facebook.com/pages/ISROs-Mars-Orbiter-Mission/13840154...