Qualche altra “critica” che mi e' rimasta nella tastiera
Intanto cio' che dice Robert Zubrin della Mars Society che per lavoro, cerca di motivare la costruzione di navi stellari e' alquanto opinabile.
1-Negare il climate change e’ roba da matti, per altro e’ un fenomeno non lineare (si pensi ad es. ad una funzione a scalini) vuol dire che sino ad una certa soglia gli effetti sono minimi, poi all’improvviso passata la soglia, gli effetti prodotti dal climate change diventano enormi e non reversibili. Gia' adesso una fetta di risorse se ne vanno proprio per mitigare il climate change nonostante gli impatti siano ancora minimi. Da paura questo meeting sulla groenlandia ed il climate change
youtu.be/9euZ6q4bEKs
2-Per quanto Malthus sia un pre-economista, parte delle sue considerazioni sono ancora valide (perche’ inerenti ad una visione piu’ storica che economica delle dinamiche sociali) e qujndi vanno prese “le dovute molle” contestualizzando considerazioni di pre-economisti classici. Intanto le risorse della terra, per quanto ampie non sono infinite, nel sistema solare di altri pianeti come la terra non ce ne sono, quindi di casa ce n’e’ una sola e la demografia e' una scienza che ha obiettivamente il suo peso perche' ogni persona genera fabbisogni, vota ed oltre che protestare od inventar cose, puo' anche sparare.
3-E’ certamente vero che maggiore tecnlogia e crescente disponibilita’ di energia, permettono di soddisfare piu’ bisogni i quali creano nuovi mercati e nuovo sviluppo. E’ altrettanto vero che bruciare combustibili fossili immette Co2 in atmosfera e quindi altera il clima. Per la terra il fatto che ad esempio ci sia o non ci sia la corrente del golfo non fa poi molta differenza, per gli inglesi, irlandesi, islandesi, scandinavi, francesi e tedeschi e polacchi l’assenza della corrente del golfo farebbe molta differenza.
4-le serie storiche che apporta Zubrin sono errate, sono a valori di pil nominali, quindi inutilizzabili nel lungo periodo, doveva deflazionarle.
5-le serie storiche che apporta Zubrin sono errate, i valori di pil procapite sono derivate da valori di pil nominali, mentre avrebbe dovuto generare una serie storica di pil procapite a base reale.
6-nelle serie storiche di Zubrin non e’ presente alcun indice di concentrazione e/o variabilita’ che colga l’enorme differenza del parametro pil reale procapite nel mondo.
Ci sono continenti in cui il valore del pil reale procapite e’ sotto il dollaro, e la speranza di vita e’ meno della meta’ di quella dei paesi ricchi.
Come si puo’ pensare di spendere milioni di miliardi di dollari in un contesto in cui la variabile demografica e’ fuori controllo, il clima e’ avviato ad un serio climate change, le spese militari cresceranno in tutto il mondo, la proliferazione delle armi nucleari e’ un dato di fatto. Quindi la prospettiva di Zubrin del futuro non e' razionale, e' infantile, e' antistorica ed e' alquanto decontestualizzata dalla realta' plausibile.
7-e' certamente vero che 100 lire di investimenti nell'aerospaziale civile comportano piu' ricadute economiche ed innovazioni di prodotto e processo sulla terra, di quanto non facciano le stesse 100 lire investite in ricerca militare ed armi (che hanno di solito un un'unico impiego)
Per il resto direi che Zubrin:
a-non si e’ posto il problema della gravita’ artificiale
nemmeno nella ISS e’ stato costruito un modulo lavatrice, per sperimentare la gravita’ artificiale e calcolare il valore di gravita’ limite minino.
b-un super-magnete non bloccherebbe i micrometeoriti,
e non credo che nemmeno blocchi tutte le radiazioni del vento siderale.
c-spedire droni robotici su marte e radiotelescopi in orbita dietro la luna
probabilmente sarebbe piu’ utile alla ricerca e detecting di traffico alieno da e per la terra
Sono d'accordo con Dyson, per costrure navi spaziali serve una posto dove andare a la tecnologia.
I primi coloni americani giunti in America nonostante avessero aria, acqua, legname, selavaggina stavano per morire di fame e freddo e furono aiutati nei primi anni dai pellirossa. Su marte costruire una colonia sarebbe costosissimo e pericolosissimo.
Piu’ facile costruire una colonia sulla Luna e poi dalla luna procedere verso Marte. Risolvendo i problemi di una base sulla luna, si risolverebbe i problemi di colonie su Marte.
Costa molto meno stabilizzarsi sulla Luna che partire direttamente su Marte (su cui non potremmo restare) con equipaggio umano, meglio mandar robot su Marte
Oltre il sistema solare per i prossimi 50 e forse 100 anni, penso che il problema per la razza umana non si ponga
circa missioni con equipaggio umano. Non siamo tecnologicamente e biologicamente pronti e nemmeno culturalmente pronti.
Lo dimostra il fatto che nemmeno Dyson si e posto il problema nel suo discorso di un’etica della colonizzazione spaziale.
Noi non sappiamo in verita’ che c’e’ attorno alle stelle
nane gialle o nane rosse, potrebbero esserci pianeti abitabili, potrebbero essere condivisi con altre razze aliene che esplorano la galassia. E’ anch epossibile che taluni pianeti abbiano un’intelligenza aliena autoctona ed una cultura aliena di basso livello, ossia anche se solo ci fossero balene o vermoni spaziali che squazzano in oceano di metano
o mangiano terra e cagano elio3,
non credo che
i nuovi colonizzatori cow boy terrestri, potrebbero arrogarsi il diritto di sterminare e saccheggiare la fauna e subcultura autoctona,
qualcun altro potrebbe non permetterlo.
[Modificato da chip65C02 15/12/2013 11:36]