Vogliono chiamare la figlia «Nutella», ma lo Stato dice di no

«Fragola e Nutella»: la scelta del nome da dare ad un figlio è qualcosa di molto personale. In tutto il mondo però esistono leggi, più o meno severe, che disciplinano e tengono a bada le esuberanze di genitori fin troppo fantasiosi: il tribunale della famiglia di Valenciennes, città francese nel dipartimento del Nord, ha infatti negato la richiesta di due coppie di genitori che avevano scelto per le loro bimbe i nomi «Nutella» e «Fraise» (fragola). La motivazione, secondo quanto riporta domenica la stampa d’Oltralpe: «Il nome Nutella potrebbe attrarre scherno» e «osservazioni sgarbate».

Il primo caso
Tutto comincia quando una coppia di Valenciennes decide di chiamare la propria figlia «Nutella». Tuttavia, al momento della registrazione in comune, l’ufficiale dello stato civile si dimostra scettico e cerca, senza molto successo, di far cambiare idea ai genitori. A questo punto informa la Procura della Repubblica che accoglie i dubbi dell’organo comunale e presenta il caso al Tribunale della famiglia di Valenciennes. Quest’ultimo, in una successiva sentenza, stabilisce che il nome scelto «è contrario agli interessi del bambino». «Nutella», perciò, viene ribattezzata «Ella». L’udienza si è svolta qualche settimana fa; i genitori non erano presenti in aula.
La seconda coppia

Una seconda coppia, che vive a Raismes, voleva invece chiamare la loro piccola «Fraise» (fragola). Ma agli occhi della corte, pure questo nome potrebbe trasformarsi in «oggetto di presa in giro». Meglio la seconda opzione, scelta in accordo coi genitori, stavolta presenti all’udienza: «Fraisine», un antico nome che risale al 19esimo secolo. In Francia, i genitori sono liberi di scegliere il nome da dare ai propri figli. Tuttavia, se al momento della registrazione dell’atto di nascita risulta «in contrasto con l’interesse del bambino», il funzionario comunale può informare il procuratore.

FONTE


Nella mia classe c'era una compagna che si chiamava Scopetta, la sua adolescenza è stata rovinata non vi dico come
Poi ho conosciuto Santa Mazza, Dona Presto e Chiara Chiappa Alla fine secondo me il tribunale ha fatto bene a negare il nome, va bene la libertà ma rovinare la vita ai figli da piccoli non va bene

In un paese vicino al mio una che fa per cognome "melalavo" l'hanno chiamata "Domenica"...non vi dico altro.

hanno ragione, meglio nesquik per lui e ovomaltina per lei.

certo che prima di mettere certi nomi ai figli ci dovrebbero pensare bene...
ricordo che ai tempi di Sandokan ci fu il caso di un bambino chiamato così

poi si passa da un'estremo all'altro, infatti fino a qualche anno fa
in molti comuni facevano storie per nomi tipo Asia...

per lavoro ho incontrato una marea di gente con nomi strani e ogni volta trattenere le risate era un'impresa...
Maiale Felice, Di Sabato Purissima e tanti altri

anche Brachelente Tiziana mi ricordo perfettamente, era molto carina ... il collega gli voleva dire se gli serviva una mano per tirarle su.

A conti fatti?... una stupidaggine evitata!!

Scavando nella memoria ho ritrovato una compagna delle elementari che si chiamava LAVACCA Rosa, per non parlare del fratello che si chiamava Felice, vi lascio immaginare...

E per fortuna che non hanno permesso hai genitori di chiamare i figli in quel modo!

Pensate se da grandi Nutella e Fragola si incontravano e si fidanzavano: facevano una bella torta!