ISIS: parliamo dei terroristi che minacciano il mondo intero

Ho sentito delle azioni di Anonymous contro gli account facebook e twitter dell'ISIS sul TG5.

Lo avevano detto che avrebbero iniziato la loro personale guerra contro lo Stato Islamico.

A proposito della cyber-guerra condotta da Anonymous contro l'ISIS.


Anonymous scopre il capo della propaganda Isis: online foto e dati personali.
[IMG]http://i58.tinypic.com/23kf6ut.png[/IMG]

Sarebbe un ragazzo tunisino che vive a Manouba, a nord della Tunisia, uno degli hacker fiancheggiatori dell'Isis. Le sue foto e i suoi dati personali sono stati diffusi su Twitter da Anonymous, l'organizzazione di hacker-giustizieri che ha deciso di dare la caccia all'Isis sulla rete. Secondo Anonymous, Majdi M. potrebbe essere il capo della propaganda online dei terroristi. Sono stati chiusi decine di siti e account sui social network, alcuni gestiti direttamente dal ragazzo tunisino.

Idiota - "Questo idiota - scrivono gli attivisti di Anonymous su Twitter - era stato avvertito di smettere di sostenere l’Isis, ha ignorato (l’appello) e ora corre come un coniglio". Sul social sono stati pubblicati l'indirizzo di casa di Maidi M. e il suo numero di telefono. E la reazione non si è fatta attendere, con il tunisino pronto alla risposta alla caccia che gli stanno riservando sullo stesso canale: "Davvero? Non siete riusciti neppure a trovare la mia email? Pensavo che gli hacker occidentali fossero più bravi, ora mi sono rassicurato, siete un cumulo di rifiuti".

Interpol - Anonymous ha girato le informazioni raccolte agli agenti dell'Interpol. Ma il presunto leader della propaganda jihadista potrebbe aver utilizzato un sistema per triangolare la connessione. Una guerra in rete a colpi di cavalli di troia e lenzuolate di codici, destinata a non finire presto.

Fonte: Libero Quotidiano.it


Riporto anche questo articolo, per un nuovo spunto di riflessione.
E se dietro a questi attacchi di Anonymous ci fosse lo zampino del Pentagono e del suo Cyber Command?
[IMG]http://i58.tinypic.com/1p80b9.jpg[/IMG]

Ma ci rendiamo conto, a questo Mentecatto gli sono stati chiusi decine di siti e account sui social network, (alcuni gestiti direttamente da lui), quelli di Anonymus, lo hanno segnalato all'Interpol, hanno pubblicato generalità, indirizzo, telefono e foto, e lui.....si vanta del fatto che non hanno trovato la sua email??

Onestamente sono un po confuso

Ci sarebbe anche un italiano

www.repubblica.it/esteri/2015/02/11/news/is_hacker_anonymous_c_italiano_tra_esperti_propaganda_web-107055011/?ref...

l'ISIS sta per arrivare a Tripoli nel cuore della Libia. Intanto gli jihadisti hanno conquistato Sirte.
Forse entreremo in guerra, non ci credo neanche se lo vedo Era ora...

www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/13/libia-lambasciata-italiana-invita-i-connazionali-lasciare-paese/...

Dis.Pater, 13/02/2015 20:39:

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l'ISIS sta per arrivare a Tripoli nel cuore della Libia. Intanto gli jihadisti hanno conquistato Sirte.
Forse entreremo in guerra, non ci credo neanche se lo vedo Era ora...

www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/13/libia-lambasciata-italiana-invita-i-connazionali-lasciare-paese/...

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Ancora non è detta, finchè non lo vedo non ci credo!

Fatto sta che anche se adesso mandiamo i nostri soldati laggiù, è comunque troppo tardi.
I jihadisti hanno preso terreno, si sono insediati. Rischiamo perdite enormi mandando truppe di terra.
Dovevamo essera laggiù dal 2011, dalla fine dell'Operazione Odyssey Dawn.

Avremmo potuto facilitare il processo di pace, favorire la ripresa economica e sociale del paese, favorire la nostra economia (moltissime grandi imprese italiane hanno interessi in Libia) e allo stesso tempo controllando i maggiori porti libici avremmo ridotto il flusso di immigrati provenienti dal nord africa.

Si sono accorti "leggermente" tardi che la Libia è nel caos e rappresenta un pericolo enorme per il nostro paese l'insediamento dello Stato Islamico a poco più di 1200km dalle nostre coste.

Ma come al solito l'Italia di politica estera non ci capisce una mazza. Non valiamo niente agli occhi degli altri paesi
Quello che interessa ai nostri politici è aumentare e proteggere i propri stipendi.

E contro chi entriamo in guerra sentiamo?
Contro gente che si fa saltare in aria con sprezzo del pericolo? e chi le sopporterà le polemiche in patria con i primi morti italiani che ci saranno in combattimento, salvini e brunetta pronti a gridare al golpe e renzi con la solita pedanteria fare il novello napoleone..
Siamo una nazione senza palle, la guerra lasciamola combattere a chi può. La nostra costituzione ripudia la guerra di attacco, e non mi risulta che la Libia sia per ora di nostra proprietà per consierarlo un attacco ostile al nostro paese.

F.Pernigotti, 14/02/2015 16:00:

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E contro chi entriamo in guerra sentiamo?
Contro gente che si fa saltare in aria con sprezzo del pericolo?

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...allora per fare qualcosa aspettiamo che arrivano in Sicilia e che si fanno saltare in aria a Palermo o Catania

Oppure possiamo sempre aspettare che questa gente mette le mani su qualche missile Scud (quelli più moderni) con la gitta giusta...

Io ho detto la mia. Dovevamo essere già laggiù. Entrare in guerra ora contro i jihadisti libici ci provocherà perdite ma il punto è:
restiamo a guardare?

E quando ci sarà il primo attentato da parte di jihadisti nel suolo italiano

F.Pernigotti, 14/02/2015 16:00:

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E contro chi entriamo in guerra sentiamo?
Contro gente che si fa saltare in aria con sprezzo del pericolo? e chi le sopporterà le polemiche in patria con i primi morti italiani che ci saranno in combattimento, salvini e brunetta pronti a gridare al golpe e renzi con la solita pedanteria fare il novello napoleone..
Siamo una nazione senza palle, la guerra lasciamola combattere a chi può. La nostra costituzione ripudia la guerra di attacco, e non mi risulta che la Libia sia per ora di nostra proprietà per consierarlo un attacco ostile al nostro paese.

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ma fammi il piacere , dobbiamo aspettare che arrivino a lampedusa per intervenire? Quando sono sotto casa tua recitagli pure l'articolo 11 della costituzione, è l'ultima cosa che dirai prima che ti sgozzino (se sei fortunato)

Il libia dovevamo esserci da molto, è cosa nostra, è una ex colonia, se l'ISIS conquista la libia siamo fottuti. Già le imprese italiane e l'ENI stanno perdendo milioni di dollari al giorno, con l'ISIS si profila un disastro economico e una minaccia alla sicurezza.
Nessuna paura, bombardamenti a tappetto, cieli terra male, non ne deve rimanere uno vivo. W l'italia, w la repubblica, w la libertà

Tu pensa a cosa significa per l'italia entrare in guerra e trai le tue conseguenze. Isis ha già minacciato il ministro Gentiloni, Ministro dell’Italia crociata. Abbaiare senza mordere è una tattica suicida e non farà altro che farci diventare un facile bersaglio. Perchè il govenro non chiama la francia e gli stati uniti e li fa rimediare al disastro combinato da Sarko? Da oggi anche noi siamo nel mirino dell'ISIS. che bravo il governo renzi, geniale

Ulisse-77, 14/02/2015 18:08:

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W l'italia, w la repubblica, w la libertà

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Sono d'accordo

Anzi sembreró paradossale pubblicando un video fascista pur quotando a pieno la libertá e la repubblica, ma meglio fascisti e oppressori, E VIVI, piuttosto che democratici progressisti e morti ammazzati



Una frase emblematica di questo discorso, che è quanto mai attuale: "Un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia"

E siccome l'isis rappresenta una minaccia per il futuro dell'Italia dell'Europa e dell'Occidente, non possiamo girare le spalle e continuare a imbarcare migliaia di migranti senza almeno prendere seri provvedimenti contro questa gente e cominciare una volta per tutte a dichiararle guerra.

Ma a parte questi momenti d rifugio personale dove all'occasione sfogo la mia nostalgia, vorrei mettere in evidenza un'altra notizia che non ha avuto lo stesso boom mediatico degli attentati di Parigi, ed è questa www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2015/02/14/copenaghensparatoria-contro-autore-vignette-maometto_4251371c-1c64-442d-9059-0811998e7...

dove a Copenaghen un attentatore islamico ha ucciso due persone e ferito altri poliziotti.

Bisogna assolutamente entrare in guerra. I musulmani sono nemici, e continuare a negarlo è solamente controproducente...

F.Pernigotti, 14/02/2015 19:36:

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Tu pensa a cosa significa per l'italia entrare in guerra e trai le tue conseguenze. Isis ha già minacciato il ministro Gentiloni, Ministro dell’Italia crociata. Abbaiare senza mordere è una tattica suicida e non farà altro che farci diventare un facile bersaglio. Perchè il govenro non chiama la francia e gli stati uniti e li fa rimediare al disastro combinato da Sarko? Da oggi anche noi siamo nel mirino dell'ISIS. che bravo il governo renzi, geniale

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Eravamo già nel mirino dell'ISIS, tranquillo.

Lo sono tutti i paesi occidentali,...anzi tutti i paesi che non la pensano come loro:
Italia, Spagna, Francia, Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda, Danimarca (basta vedere i due attacchi di ieri nel centro di Copenaghen che hanno portato a due morti e diversi poliziotti feriti), Russia...e poi Arabia Saudita, Egitto, Israele, Emirati Arabi Uniti, Iraq...e poi Giappone, Australia...e poi USA e Canada, Algeria, Marocco...

E non li ho elencati tutti.

Questi signori della guerra hanno parlato chiaro:
vogliono conquistare Roma, e Roma sta per l'Europa.

Ripeto che andare giù ora costerà delle vite umane, sicuramente, ma veramente questi sono a poche centinaia di chilometri dall'Italia. E andando a combatterli laggiù avremo l'appoggio di Egitto, Arabia Saudita, EAU, e delle truppe guidate dal generale Haftar.
L'ONU ha calcolato che servirebbero circa 60000 soldati per avere un contingente adeguato a contrastare l'avanzata del Califfato di Derna.

A scopo informativo:
nell'arsenale libico di Gheddafi c'erano i famosi missili SS-1 Scud. Gli Scud sono missili balistici a corto raggio di fabbricazione sovietica. Il dittatore poteva contare su missili Scud nelle versioni A e B. Alcune fonti ritenevano plausibile che nell'arsenale libico ci fossero anche missili balistici simili agli Scud C e D, gli Hwasong 5 e 6 di fabbricazione Nordcoreana.
Il raggio d'azione minimo di uno Scud è di circa 190/200km. Lo Scud B 300km, lo Scud C 500km.
E' vero, il punto dolente di questi missili è la precisione visto che possono "sbagliare" di diverse centinaia di metri. Ma hanno un carico bellico notevole.
Facciamo una premessa: Gheddafi è stato deposto nel 2011 e da anni questi missili saranno ammucchiati in depositi, senza manutenzioni di alcun tipo. Forse anche durate il regime del Dittatore erano lasciati marcire. Quindi pochissimi saranno ancora in grado di funzionare (mia deduzione).

Ma mettiamo che qualcuno è rimasto operativo. O che i jihadisti riescono a farli tornare operativi.
Distanza Libia-Italia?
Tripoli-Lampedusa: 296km
Tripoli-Ragusa: 471km

Uuuu siamo potenzialmente a tiro dei missili Scud, ma questa non è una novità (http://it.wikipedia.org/wiki/Attacco_missilistico_libico_contro_Lampedusa)

E se dopo la Libia i jihadisti conquisteranno la debole e piccola Tunisia
Saranno ancora più vicini.

La guerra va bene, non c'è altro da fare. Solo che non si dichiara guerra nelle interviste o come dice oggi la Pinotti che informa che invierà 5000 soldati. La guerra si dichiara, si va in parlamento e si vota, nel suo delirio pernigotti una cosa giusta l'ha detta. Una sola le altre sono posizioni pacifiste belle per prendere applausi.
Prima dovevano far tornare a casa il personale italiano e poi procedere con gli intenti bellicosi.
Noi dobbiamo difendere i nostri confini, siamo minacciati, e sarà sempre peggio. Nel contesto che si sta sviluppando segnano che l’Italia ha progressivamente ridotto negli ultimi anni le spese per la Difesa e per gli armamenti. Dovranno presto rivedere il bilancio, una guerra costa cara, e ritrovare il nostro orgoglio nazionale.

Das1o, 15/02/2015 17:40:

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La guerra va bene, non c'è altro da fare. Solo che non si dichiara guerra nelle interviste o come dice oggi la Pinotti che informa che invierà 5000 soldati.

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Infatti, mi pare ovvio che si tratta di strumentalizzazione e propaganda politica da parte di gente irresponsabile, Pinotti, Gentiloni, Renzi, oltre a essere una cricca di incompetenti usano la lingua, ma le guerre si combatono con ben altro soprattutto se si tratta di terrorismo.

Questo non vuol dire che dobbiamo "nasconderci" o lasciare intervenire solo gli altri e noi stiamo a guardare, ma che appunto una guerra come quella al terrorismo si pianifica con chi ha competenze militari non con le chiacchiere della Pinotti o di Gentiloni.

Questa gente andrebbe immediatamente rimossa perché mi pare anche evidente che hanno fatto dichiarazioni che compromettono una quaslisasi strategia, senza contare che non mi pare la Pinotti abbia mai avuto un mandato dal Parlamento per una simile dichiaraizone, stessa cosa per Gentiloni.

d'accordo a esprimere critiche sulle capacitá offensive delle nostre forze armate, ma un discorso cosí sarebbe accettabile se parlassimo di una guerra tra l'italia e un'altra nazione importante...

è vero che la storia ci insegna che l'italia ha perso battaglie contro nazioni poco quotate (grecia e albania nell'ottobre del '40 per esempio), ma è pur vero che qui stiamo parlando dell'isis, non degli usa o della russia.

Sono semplicemente dei terroristi e possono tutt'al più fare paura ai civili, ma non sono organizzati a tal punto da incutere timore anche ad una schiera di militari ben attrezzati. Basta vedere la Giordania, che con due giorni di attacchi ha distrutto mezzo Isis...e parliamo della Giordania, non di chissà quale potenza...

L'italia in guerra come no.

Con i 5 stelle che urlano nelle piazza

ro -do-tà ro-do-tà

Da tripoli l'isis può puntare i razzi ed arrivare in sicilia calabria e puglia. Se fanno in tempo a piazzarli, anche attaccando saremmo esposti alle ritorsioni. L'onu non serve ci vuole troppo tempo.
La portaerei Cavour, a protezione, 50 mila soldati. bombardamenti a tappeto. I nostri servizi segreti conoscono benissimo la libia, l'unica nazione che può fare una guerra in libia è l'italia.
ma l'italia esiste ancora?

kinaido, 15/02/2015 18:17:

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Sono semplicemente dei terroristi

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Come puoi dire una cosa del genere, faccio fatica a capirlo. Come fa a venirti in mente di parlare di semplice terrorismo quando una delle azioni più comuni è quello di utilizare un bambino imbottito di esplosivo da fare esplodere in luoghi dove c'è più gente possibile? Non obiettivi militari o politici, ma in qualsiasi luogo il più affollato possibile.

kinaido, 15/02/2015 18:17:

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Basta vedere la Giordania, che con due giorni di attacchi ha distrutto mezzo Isis...e parliamo della Giordania, non di chissà quale potenza...

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L'Italia non è la Giordania e l'Isis non abita in una via e a un numero civico.
Secondo te cosa dovremmo fare, procurarci un arsenale missilistico e iniziare a lanciarli dove?

_X-721_, 15/02/2015 19:04:

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Come fa a venirti in mente di parlare di semplice terrorismo

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Ho usato la parola "semplice" in relazione alla minaccia che l'isis rappresenta per le forze armate di una Nazione, che sono molto più attrezzate e organizzate e quindi molto più pericolose. L'isis nel conflitto armato ha dimostrato di non essere un granché. Ha conquistato confini e territori sicuri soltanto dove non c'è una presenza forte e radicata dello Stato e delle forze armate. Infatti a Kobane sono stati tremendamente sconfitti e trucidati dall'esercito curdo, che ha avuto la meglio.

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Secondo te cosa dovremmo fare, procurarci un arsenale missilistico e iniziare a lanciarli dove?

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Non saprei, chiedi a uno stratega, a un comandante, ai servizi segreti, al presidente della repubblica. Io che ne so dove bisogna cominciare per bombardarli. Non è il mio mestiere fare la guerra, ma da che mondo e mondo i conflitti ci sono sempre stati, e contro ogni tipo di nemico. E in un modo o nell'altro si fará anche questa, l'importante è cominciare.

cmq io non credo che l'isis avrà il coraggio di bombardarci dalla libia. Sanno che verrebbero annientati immediatamente dall'italia e dalla nato se lo facessero. Secondo me il loro scopo è quello di conquistare progressivamente territori sicuri in tutto il nord africa e, attraverso gli sbarchi coi gommoni, radicare la loro presenza in europa per colpire inaspettatamente