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I Vangeli Canonici e Apocrifi: Spieghiamo perchè la Chiesa non riconosce gli Apocrifi!

Ultimo Aggiornamento: 16/11/2007 15:09
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10/11/2007 16:21



I VANGELI CANONICI

I Vangeli sono libri che raccontano la vita e la predicazione di Gesù Cristo.
Vangelo è una parola d'origine greca, ευαγγέλιον (euangelion), che arriva all'italiano attraverso il latino evangelium e significa letteralmente "lieto annuncio", "buona notizia".

In senso proprio, si intendono usualmente solo i 4 scritti detti 'canonici' composti in greco nel I secolo d.C. accettati da tutte le confessioni cristiane.

I vangeli canonici, cioè facenti parte della Bibbia e precisamente del Nuovo Testamente sono secondo:
Matteo, Marco, Luca e Giovanni.

I canonici secondo i cristiani sono ispirati da Dio.
Marco e Luca sono discepoli di Paolo e in seguito di Pietro(fondatore della chiesa e primo Papa) mentre Matteo e Givanni 2 dei dodici apostoli.

Il Vangelo secondo Matteo (scritto originalmente in ebraico o aramaico) era destinato ad un pubblico di origine ebraica.Egli era un pubblicano, cioè esattore delle tasse: Gesù lo chiamò mentre sedeva al banco delle imposte.

Il Vangelo secondo Marco ha un tono narrativo e ricco di particolari, nel quale predominano, a discapito dei discorsi, la descrizioni di avvenimenti e miracoli relativi a Gesù.
Non si sa se abbia conosciuto direttamente Gesù tuttavia, la presenza nel solo vangelo di Marco del racconto del "giovinetto vestito di un lenzuolo" che tentò di seguire Gesù dopo l'arresto fa pensare che
sia un'autobiografia.
Egli accompagnò Paolo e Barnaba in uno dei loro viaggi in Asia minore e mise per iscritto la predicazione di Pietro.

Il terzo Vangelo, di Luca, è un tutt'uno con gli Atti degli Apostoli: scritti dallo stesso autore, presentano il medesimo stile e hanno lo stesso destinatario, un certo Teofilo. Circa quest'ultimo non si hanno ulteriori notizie: probabilmente potrebbe anche non esistere, ma essere un destinatario immaginario o un epiteto rivolto al lettore (il nome, in greco, significa infatti Amico di Dio).
Secondo la tradizione, l'autore è Luca, compagno di San Paolo in alcuni dei suoi viaggi. Luca era un medico probabilmente di Antiochia, non ebreo e quindi escluso dalla cerchia dei proseliti(la parola "proselita" indica una persona convertita al Giudaismo). Stando alle testimonianze di Tertulliano e Ireneo, Luca riferiva gli insegnamenti di Paolo.

Vangelo secondo Giovanni(Il mio Preferito [SM=g27822]), per stile e contenuto, è molto diverso dagli altri tre: ci sono meno parabole, meno "segni", non vi è accenno all'Eucaristia, al Padre nostro, alle beatitudini, mentre sono aggiunti altri miracoli come quello delle nozze di Cana e della resurrezione di Lazzaro. Il motivo di tale diversità potrebbe essere spiegabile con una redazione di molto successiva a quella degli altri tre, cioè verso la fine del I secolo: l'autore, pertanto, non ritenne necessario riportare materiale già abbondantemente presente nei precedenti vangeli, mentre aggiunse o ampliò materiale da essi tralasciato o solo abbozzato. Compaiono inoltre nuove espressioni per indicare Gesù, prima fra tutte quella di logos (letteralmente parola, ma anche progetto, senso), resa poi col latino verbum, donde l'espressione Verbo di Dio.

Le Analogie di tre Vangeli detti Sinottici

Tra i quattro Vangeli, tre di essi, Matteo, Marco e Luca, sono detti Sinottici, perché mettendoli in colonna l'uno di fianco all'altro (syn-opsis = "una sola vista" in greco) si scopre che hanno una struttura letteraria praticamente parallela, come se si fossero copiati l'uno dall'altro o avessero attinto a una fonte comune, mentre quello di Giovanni è completamente diverso:

lo stile dei primi tre vangeli è in genere molto immediato, quello di Giovanni sembra più ponderato;
Giovanni riporta pochi episodi, molto sviluppati, gli altri vangeli tantissimi episodi, spesso appena abbozzati;
in particolare, Giovanni non riporta l'istituzione dell'Eucaristia, mentre è l'unico a raccontare la lavanda dei piedi.
Fin dall'antichità cristiana si è preso atto di tale situazione. I vangeli sinottici probabilmente derivano questa loro somiglianza dai contatti che hanno avuto tra loro quando sono stati scritti; tra le varie teorie che sono state addotte come spiegazione la più comunemente accettata è la teoria delle due fonti.

I Vangeli Apocrifi perchè non sono riconosciuti come i canonici?

In un ampio lasso di tempo che va dal 150 circa al XIV secolo prendono forma altri vangeli, detti oggi apocrifi, i più antichi dei quali sono scritti in greco. Lo scritto più antico è il Vangelo di Giacomo, chiamato Protovangelo per la sua primazia cronologica, del quale molti racconti sono stati ripresi nei vangeli apocrifi successivi. Risale circa al 150.[1] La recente ipotesi[2] secondo la quale il Vangelo di Pietro sarebbe il più antico testo apocrifo, con una redazione antecedente al 70, non trova largo credito tra gli studiosi.[3] I vangeli apocrifi, pervenutici integralmente, come frammenti o come solo testimonianze indirette sono complessivamente 37.

La maggior parte di tali vangeli nascono nel contesto di corrente teologiche giudicate eretiche[L'eresia nell'ambito del cristianesimo, è una dottrina che si oppone apertamente e direttamente ad una verità rivelata o, per estensione, a quella di qualsiasi altra chiesa, credo o sistema religioso considerato come ortodosso] dalla chiesa cristiana del tempo, soprattutto di stampo gnostico[ Il termine gnosticismo deriva dalla parola greca gnósis (γνῶσις), «conoscenza». Una definizione piuttosto parziale del movimento basata sull'etimologia della parola può essere: "dottrina della salvezza tramite la conoscenza". Mentre il giudaismo e il cristianesimo sostengono che l'anima raggiunge la salvezza attraverso la fede, le opere e la Grazia, per lo gnosticismo la salvezza dell'anima può derivare soltanto dal possesso di una conoscenza quasi intuitiva dei misteri dell'universo e dal possesso di formule magiche indicative di quella conoscenza] ed ermetico[Il termine trae origine da Ermete Trismegisto (Hermes il tre volte grande), nato dal connubio sincretico del dio greco Ermete con il dio della mitologia egizia Thot, entrambe divinità della scrittura e della magia nelle rispettive culture.
Con ermetismo si indica generalmente un complesso di dottrine mistico-religiose nel quale confluirono durante l'ellenismo teorie astrologiche di origine semita, elementi della filosofia di ispirazione platonica e pitagorica, credenze gnostiche e procedure magiche egizie]. Per questo, a differenza dei quattro vangeli canonici, non sono stati riconosciuti come ispirati né dalla chiesa di allora, né da nessuna delle chiese cristiane di oggi. Il documento ecclesiale più antico che distingue chiaramente i 4 vangeli canonici dai restanti, detti poi appunto apocrifi, è il canone muratoriano, del 170.
Diversi sono gli elementi che portano a dubitare della validità storica dei dati in essi contenuti. Principalmente:
***la propensione dei vangeli apocrifi per un eccessivo miracolismo che appare spesso gratuito, a differenza dei sobri racconti dei vangeli canonici, e che porta a supporre i racconti apocrifi come frutto di fantasia.
***la datazione relativamente tarda di alcuni di questi vangeli, che ne rende impossibile la stesura ad opera di testimoni diretti degli eventi narrati, cosa invece tradizionalmente ritenuta possibile per gli autori dei 4 vangeli canonici, la cui stesura si concluse all'interno del I secolo.

Tale consapevolezza critica è però stata sviluppata solo in epoca recente, vale a dire a partire dal XVIII secolo, parallelamente allo sviluppo del metodo storico-critico in campo biblico. Nei secoli precedenti pertanto, seppure non ne furono accolte le istanze teologiche in essi contenute, i vangeli apocrifi hanno avuto una certa influenza nella tradizione e nell'iconografia: ad esempio la presenza del bue e dell'asinello nella grotta della Natività e il nome dei genitori di Maria (Gioacchino e Anna) ci giungono proprio dal protovangelo di Giacomo.

Quali sono I VANGELI APOCRIFI?

In base a contenuto, genere e ambiente d'origine i Vangeli apocrifi sono solitamente divisi in:

Vangeli dell'infanzia
Illustrano i dettagli relativi alla vita pre-ministeriale di Gesù, soprattutto la sua infanzia, altrimenti ignoti in quanto taciuti dai vangeli canonici. Presentano un carattere abbondantemente e gratuitamente miracolistico che sfocia spesso nel magico-fiabesco, in netto contrasto con la sobrietà dei 4 vangeli canonici. Sono caratterizzati inoltre da una assente o imprecisa conoscenza degli usi e costumi giudaici o da altre imprecisioni di natura storica o geografica, che ne inficiano il valore storico degli eventi narrati.
Protovangelo di Giacomo o Vangelo dell'Infanzia di Giacomo o Vangelo di Giacomo
Codice Arundel 404
Vangelo dell'infanzia di Tommaso o Vangelo dello pseudo-Tommaso
Vangelo dello pseudo-Matteo o Vangelo dell'infanzia di Matteo
Vangelo Arabo dell'infanzia
Vangelo Armeno dell'infanzia
Libro sulla natività di Maria
Storia di Giuseppe il falegname

Vangeli giudeo-cristiani
I tre vangeli detti giudeo-cristiani, in uso tra i cristiani dei primi secoli rimasti legati alla tradizione religiosa giudaica, sono andati perduti. Ci è giunta traccia di essi solo attraverso testimonianze indirette e occasionali fornite da alcuni Padri della Chiesa. Verosimilmente si trattava di tre diciture diverse di un unico testo derivato dal Vangelo di Matteo.
Vangelo degli Ebioniti
Vangelo dei Nazarei o Vangelo dei Nazareni o Vangelo dei Nazorei
Vangelo degli Ebrei

Vangeli gnostici
Contengono testi relativi all'insegnamento o alla vita di Gesù. Nonostante l'interesse che suscitano attualmente, il valore storico di questi testi si limita perlopiù alla ricostruzione dell'ambiente gnostico dei primi secoli dell'era cristiana, senza fornire affidabili informazioni sull'attività di Gesù. Due sono in particolare gli elementi che inducono a rigettare la presunta storicità delle informazioni in esse contenute:
l'epoca tarda. I più antichi vangeli apocrifi sono stati composti verso la metà del II secolo, quando i testimoni diretti della vita e della predicazione di Gesù erano da tempo scomparsi. Al contrario la composizione dei vangeli canonici risale al I secolo, quando la testimonianza dei discepoli e degli evangelisti in particolare era ancora viva.
la natura 'segreta' delle rivelazioni. Soprattutto per i vangeli apocrifi di origine gnostica, e dunque eretica, l'artificio letterario è sempre lo stesso: Gesù risorto comunica in privato a un discepolo (quasi sempre apostolo) meritevole (a differenza degli altri non meritevoli) 'inedite' e particolari nozioni e informazioni. Tale artificio mostra chiaramente la consapevolezza che avevano gli scrittori apocrifi della tardiva originalità, e dunque non fondatezza storica, dei contenuti narrati: "Ciò che dico si trova da nessuna parte perché Gesù l'ha comunicato in segreto a questo apostolo". Il risultato complessivo è quantomeno curioso: Gesù avrebbe di volta in volta prescelto un apostolo per rivelazioni particolari non precedentemente attestate, giudicando gli altri apostoli non degni della rivelazione, rivolgendosi però in definitiva a tutti gli apostoli.
Apocrifo di Giovanni o Libro di Giovanni Evangelista o Libro segreto di Giovanni o Rivelazione segreta di Giovanni
Dialogo del Salvatore o Dialogo del Redentore
Libro segreto di Giacomo o Apocrifo di Giacomo
Libro di Tommaso (il Contendente o l'Atleta)
Pistis Sophia o Libro del Salvatore
Vangelo di Apelle
Vangelo di Bardesane
Vangelo di Basilide
Vangelo copto degli Egiziani o Santo libro del grande Spirito invisibile
Vangelo greco degli Egiziani
Vangelo di Eva
Vangelo di Filippo
Vangelo di Giuda
Vangelo di Maria o Vangelo di Maria Maddalena
Vangelo di Mattia o Tradizioni di Mattia
Vangelo della Perfezione
Vangelo dei Quattro Reami Celesti
Vangelo del Salvatore o Vangelo di Berlino
Sapienza di Gesù Cristo o Sofia di Gesù Cristo
Vangelo di Tommaso, o Vangelo di Didimo Thoma o Quinto Vangelo
Vangelo della Verità
Vangeli della passione
Vangelo di Gamaliele
Vangelo di Nicodemo
Vangelo di Pietro
Altri vangeli apocrifi
Interrogatio Johannis o Cena segreta o Libro di Giovanni evangelista
Vangelo di Barnaba
Vangelo di Bartolomeo o Questioni di Bartolomeo
Vangelo di Taddeo
Frammenti di vangeli apocrifi. I ritrovamenti archeologici del XX secolo hanno portato alla luce alcuni frammenti di papiro o pergamena contenenti testi di natura evangelica non riconducibili ad alcun vangelo apocrifo o canonico. Data la brevità dei testi e la corruzione del supporto, la datazione è particolarmente difficile sia con metodi filologici che con i normali metodi di datazione archeologici (p.es. carbonio 14). Risulta inoltre attualmente impossibile determinare se si trattasse di raccolte di materiale poi confluito nei Vangeli canonici (p.es. fonte Q), di brani di Vangeli apocrifi noti ma andati perduti, o di brani di Vangeli apocrifi del tutto sconosciuti.
Papiro di Ossirinco 840
Papiro di Ossirinco 1224
Papiro Egerton 2
Papiro di Fayyum
Papiro di Berlino
Vangeli apocrifi perduti o omonimi. Di molti vangeli apocrifi non ci sono pervenuti altro che brevi citazioni patristiche o addirittura la sola dicitura titolare. Non di rado inoltre un autore di riferisce ad un testo con una dicitura diversa da quella allora prevalente e oggi standardizzata.
Predicazione di Pietro
Vangelo di Andrea
Vangelo di Cerinto
Vangelo dei Dodici
Vangelo di Mani
Vangelo di Marcione
Vangelo segreto di Marco
Vangelo dei Settanta




[Modificato da +maranatha+ 10/11/2007 16:33]


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12/11/2007 22:16

Sono ammirato dal tuo post [SM=g27823]
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12/11/2007 23:11

Re:
Felisianos, 12/11/2007 22.16:

Sono ammirato dal tuo post [SM=g27823]



Grazie Felisianos [SM=g27811] spero che adesso possa essere chiaro a tutti legittimando la decisione ragionevole della Chiesa [SM=g27822]



[Modificato da +maranatha+ 12/11/2007 23:11]


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12/11/2007 23:27

Leggittimando? la chiesa ha fatto una politica oscurantista. Nessun vangelo è storicamente rilevante neanche quelli canonici che sono pieni di errori storici. Basta vedere la stirpe di Gesù che è diversa secondo ogni evangelista. E poi anche quando si parla di vangeli canonici si tratta di scritti che sono stati prodotti molti anni dopo dalla morte di cristi e non diari quotidiani come si vuol fa creadere.
In realtà per chi legge i Vangeli Apocrifi, ossia «segreti», «tenuti nascosti», l'immagine di Gesù, è proprio quella vera. Gesù non è negli apocrifi la vittima espiatoria delle nostre colpe ancestrali, né il Figlio di Dio, che vuole essere adorato, ma l'uomo che si è proposto come esempio per insegnarci a vivere con serenità, con la coscienza tranquilla che non si lascia corrompere e contaminare dal male. Ma un uomo, un personaggio storico.
La chiesa si illude di nascondere, perchè crede di aver a che fare con ignoranti medioevali ma ora per la legge de contrapasso con internet tutti i vangeli non riconosciuti stanno venendo a galle e godono di nuova vita nelle pubblicazioni e nell'editoria. Giuda, Tommaso, Maria Maddalena... niente da nascondere, niente da distruggere.



[Modificato da UniversalMan 12/11/2007 23:28]
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13/11/2007 12:50

Re:
UniversalMan, 12/11/2007 23.27:

Leggittimando? la chiesa ha fatto una politica oscurantista. Nessun vangelo è storicamente rilevante neanche quelli canonici che sono pieni di errori storici. Basta vedere la stirpe di Gesù che è diversa secondo ogni evangelista. E poi anche quando si parla di vangeli canonici si tratta di scritti che sono stati prodotti molti anni dopo dalla morte di cristi e non diari quotidiani come si vuol fa creadere.
In realtà per chi legge i Vangeli Apocrifi, ossia «segreti», «tenuti nascosti», l'immagine di Gesù, è proprio quella vera. Gesù non è negli apocrifi la vittima espiatoria delle nostre colpe ancestrali, né il Figlio di Dio, che vuole essere adorato, ma l'uomo che si è proposto come esempio per insegnarci a vivere con serenità, con la coscienza tranquilla che non si lascia corrompere e contaminare dal male. Ma un uomo, un personaggio storico.
La chiesa si illude di nascondere, perchè crede di aver a che fare con ignoranti medioevali ma ora per la legge de contrapasso con internet tutti i vangeli non riconosciuti stanno venendo a galle e godono di nuova vita nelle pubblicazioni e nell'editoria. Giuda, Tommaso, Maria Maddalena... niente da nascondere, niente da distruggere.






Scusami Universal ma da quanto hai scritto non credo che hai letto tutto quello che ho scritto [SM=x708802]
Dici che nessun Vangelo è storicamente rilevante?Potrei sapere a che tipo di errori storici ti riferisci?
La stirpe di Gesù non te la do buona perchè non è come dici tu...passa da Abramo a Davide fino a Gesù Stesso questo è la stirpe e viene descritta nello stesso modo dagli Apostoli...
Se ritieni che stia errando ti invito ad espormi i Vangeli che dicono cose diverse ovviamente anche la Versione della Bibbia.
Sul fatto dei "diari quotidiani" non è così chi davvero studia la Bibbia sa bene che solo pochissime frasi/parole nei Vangeli si riconducono alle espressioni esatte dette da Gesù un esempio è descritta dalla parola "Abba" = papà che viene utilizzata da Cristo per rivolgersi a Dio...La tradizione Ebraica si basava sulla tradizione Orala come mezzo per passare la Fede...Ricordiamoci anche che siamo in un periodo storico in cui in pochi intraprendevano gli studi e tra gli apostoli c'erano alcuni pescatori e pastori...che ti dovevano scrivere ti facevano il disegnino? [SM=g1420771]
Per gli Apocrifi ho già esposto quello che dovevo dire sopra ritngo sia inutile riprendermi tranne nel fatto che ritieni che gli Apocrifi ancora siano scritture tenute nascoste dalla Chiesa...alcuni lo sono state per la Chiesa - in passato - ma per altre neanche il Vaticano ne era a conoscenza come i rotoli del Mar Morto facente parte della tipologia gnostiche ritrovati nel 1945... [SM=x708812]
Personalmente conosco l'esistenza degli Apocrifi molto prima del Boom su Internet e scommetto che molte persone che ne parlano non ne hanno letto mai neanche una pagina ma vanno per sentito dire... [SM=g27811] Ancora peggio non hanno letto neanche i Canonici oltre che non hanno letto la storia di Israel e quindi neanche una minima parte del vecchio Testamente...per non parlare che non esiste solo la Bibbia ma vi sono molti libri che descrivono le tradizioni degli Israeliti e il senso delle cose...un esempio lampante che viene citato anche nella Bibbia è la Festa delle Capanne (Sukkot)che era la festa più importante ancor più della Pasqua prima che Arrivasse Gesù...O ancora del significato dei due calici nell'ultima cena che vengono descritti in un solo vangelo perchè nella trascrizione della Bibbia pensarono che fosse un errore di trascrizione mentre "il calice più piccolo" era presente nella Pasqua Ebraica e lo teneva il Padre di Famiglia ed ecco che Gesù nel passaggio al rinnovamento lo riporta anche nella sua ultima Cena...
Non voglio dire che sono uno che conosce bene tutto ma se mi permetto di parlarlare magari perchè ancora oggi mi metto in discussione e continuo a "studiare i testi Biblici" ed ogni giorno scopro aspetti nuovi che avvalorano la mia vita non tanto per il valore storico che è da tenere in conto ma per quello spirituale...



[Modificato da +maranatha+ 13/11/2007 13:07]


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14/11/2007 20:40

Concordo pienamente in armonia con te e sono veramente affascinato dalla profonda conoscenza che hai della sacra materia biblica.
Il mio pensiero è all'unisono con il tuo per la piu' che ragionevole scelta della chiesa di legittimare e riconoscere solamente i vangeli canonici non accettando tutti gli altri apocrifi.Sul comportamento della chiesa nel corso dei secoli avrei pero' molti dubbi ad argomenti da sottoporti per i quali desidero il tuo aiuto
poiche' si scontrano con la realta' di fatti storici incotrovertibili ,venendo a collidere allo stesso tempo con gli stessi
insegnamenti della Sacra Bibbia(Vecchio Testamento)
Ad esempio l'-idolatria- è condannata severamente nel Pentateuco-
Esodo 20:4-6; nel Deuteronomio 27:15;Salmo 115;Geremia 10:1-5
Premesso che riconosco la Santa Croce e sono un fervente cristiano,
perche' l'adorazione della croce, delle immagini sacre e delle reliquie risulta adottata dalla chiesa circa nel 778 d. c.per ordine dell'imperatrice di Costantinipoli che fece convocare un concilio della chiesa per richiesta di Adriano I° allora vescovo di Roma?
Prima di allora non si usava questa pratica dell'adorazione non tenendo conto poi che il segno della croce venne introdotto durante il regno dell'imperatore Costantino con l'ufficializzazione della dottrina cristiana (con l'editto di Milano nel 313 d.c.) come sola ed unica nell'impero romano ed adottata intorno all'anno 500 d.c.(con tolleranza verso gli altri culti politeisti).Che poi l'imperatore Costantino sia stato illuminato dal sogno della croce prima della battaglia del Ponte Milvio contro Massenzio nel 312 D.C.questo
posso anche accettarlo.



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15/11/2007 13:12

Le radici dell'adorazione alla Croce è legata al mutevole cambiamento del significato della festività e per poterti riassumere brevemente la storia ti invito a leggere L'anno liturgico e non le mezze storie che ci sono in rete...una cosa è adottare una festività una cosa è la radice storica...
La festa in onore della Croce venne celebrata la prima volta nel 335, in occasione della “Crucem” sul Golgota, e quella dell'"Anàstasis", cioè della Risurrezione.
www.unavoce-ve.it/pg-14set.htm
in questo documento vi è anche il significato spirituale...in tal caso la Croce non diventa simbolo di Idoliatria di un mezzo di tortura(la Croce):


O Croce Santa, la vista della quale (e non in se l'oggetto)ci ricorda un'altra croce, quella sulla quale Nostro Signore Gesù Cristo ci ha strappati con la sua morte alla morte eterna, nella quale stavamo precipitando miseramente, risuscitandoci alla vita eterna perduta per il peccato, adoro, venero, glorifico in tela Croce che rappresenti e, in essa, il misericordioso Signore.

Quindi credo che già in queste prime parole della predicazione vi sia il senso che Adoriamo Cristo come Trinuo morto (e Risorto) per il nostro peccato e per mezzo della Croce(intesa anche come l'accettazione e glorificazione della nostra nostra...La Croce Gloriosa)
"O amabile Croce, in cui sono salvezza, vita, e resurrezione nostra!"
potremmo abbracciare il Padre nostre...
La Conversione,la Croce,la Resurrezione,La Vita Eterna [SM=g27822]
[Modificato da +maranatha+ 15/11/2007 13:19]


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15/11/2007 14:37

Sono pienamente daccordo con te che la SS.Croce nell'evoluzione dei tempi per i cristiani abbia perso il suo significato intrinseco dell'oggetto come tale,divenendo la rappresentazione stessa del nostro Salvatore che per espiare i nostri peccati ed aprirci la strada verso la vita eterna vicino al Padre Suo ha sacrificato sa stesso sulla croce,ed io me ne faccio felice portatore come tutti i credenti cristiani dovrebbero, ma cio' viene comunque a scontrarsi con quanto professato negli insegnamenti del Vecchio Testamento.
Se poi vogliamo attribuire ai due fatti (Pentateuco e Croce cristiana)una incongruenza anacronistica allora posso anche accettarla ,ma storicamente non vedo come.Ovvero ,mi spiego meglio, al tempo degli apostoli,dopo il sacrificio di Nostro Signore sulla Croce non credo che i seguaci di Gesu' Cristo quando si raccoglievano in preghiera adorassero la Croce o si facessero il segno della Croce.
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16/11/2007 11:57

Il segno della Croce è stato utilizzato in un momento successivo...
Nel vecchio Testamento la croce non appare perché solo durante la dominazione romana essa viene usata come pena di morte. È stato osservato però in molti testi antichi che il Segno di croce viene messo in rapporto con la lettera "thau" "T" ebraica che è l'ultima lettera dell'alfabeto e vuole significare (come la "omega" greca) Dio nella sua perfezione. In questo senso abbiamo un riferimento nel libro di Ezechiele.
In realtà, il primo a fare il segno di croce fu lo stesso Cristo: egli «stese le braccia sulla croce» «fra il cielo e la terra in segno di perenne alleanza».
Ma il primo segno della Croce si riferisce al segno delle Croci piccole come quello che utilizziamo anche prima del vangelo imprimendole nella mente, nelle parole e nel cuore...La Grande Croce invece nel X secolo anche se si trova in alcuni testi del V secolo.

Con il segno della Croce si confessa che la morte è stata sconfitta dalla morte e risurrezione di Cristo.
[Modificato da +maranatha+ 16/11/2007 12:01]


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16/11/2007 14:15

Concordo pienamente con la tua piu' che illuminante spiegazione, dalla quale traspare oltre che una grande fede anche una profonda conoscenza della teologia e della liturgia cristiana dottrine che solamente un uomo di chiesa fa sue.
Mi complimento con te e poiche' credo nella tua grande cultura ecclesiastica mi domando perche' la chiesa- cattolica- apostolica cristiana e piu' precisamente papa Gregorio VII nell'anno 1079 decreto' il celibato per i preti quando il Vangelo insegna che i ministri di DIO possono avere moglie e figli.Difatti San Pietro era ammogliato,San Paolo prescrisse che i vescovi devono avere famiglia (I° Timoteo 3:2,5,12-Matteo 8:14-15)?
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16/11/2007 15:09

Dovremmo aprire un altra discussione su questo genere di discussioni e ti invito a farlo perchè rischiamo di andare Off - Topic
Cmq risponderò anche a questa [SM=g27811]
Come tutti sapranno anche alcuni Apostoli erano sposati.
Ma esistono tre tipi di istituti.
Gli istituti di vita consacrata e gli istituti secolari accettano nelle promesse religiose anche la castità(ricordiamoci che fare il presbitero è una scelta di vita nessuno te lo impone) mentre nelle società di vita apostolica(quindi gli apostoli) non fanno promesse di voto...badate bene che nel cristianesimo il rapporto sessuale ha duplice significato nel matrimonio e non inteso come sesso a tutto spiano...nella fattispecie riconciliazione e procreazione.
Per quanto riguarda i vescovi del vecchio testamento potevano avere una sola moglie(il rpimo vescovo e papa è stato pietro)ma il fatto che oggi per fare il vescovo devi avere 35 anni di età e almeno
5 anni di presbiterato preclude che abbia fatto le promesse dei voti un giuramento fatto a Dio abbracciando anche la castità.
[Modificato da +maranatha+ 16/11/2007 15:52]


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