I VANGELI CANONICI
I Vangeli sono libri che raccontano la vita e la predicazione di Gesù Cristo.
Vangelo è una parola d'origine greca, ευαγγέλιον (euangelion), che arriva all'italiano attraverso il latino evangelium e significa letteralmente "
lieto annuncio", "
buona notizia".
In senso proprio, si intendono usualmente solo i 4 scritti detti '
canonici' composti in greco nel I secolo d.C. accettati da tutte le confessioni cristiane.
I vangeli
canonici,
cioè facenti parte della Bibbia e precisamente del Nuovo Testamente sono secondo:
Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
I
canonici secondo i cristiani
sono ispirati da Dio.
Marco e Luca sono discepoli di Paolo e in seguito di Pietro(fondatore della chiesa e primo Papa) mentre Matteo e Givanni 2 dei dodici apostoli.
Il Vangelo secondo Matteo (scritto originalmente in ebraico o aramaico) era destinato ad un pubblico di origine ebraica.Egli era un pubblicano, cioè esattore delle tasse: Gesù lo chiamò mentre sedeva al banco delle imposte.
Il Vangelo secondo Marco ha un tono narrativo e ricco di particolari, nel quale predominano, a discapito dei discorsi, la descrizioni di avvenimenti e miracoli relativi a Gesù.
Non si sa se abbia conosciuto direttamente Gesù tuttavia, la presenza nel solo vangelo di Marco del racconto del "giovinetto vestito di un lenzuolo" che tentò di seguire Gesù dopo l'arresto fa pensare che
sia un'autobiografia.
Egli accompagnò Paolo e Barnaba in uno dei loro viaggi in Asia minore e mise per iscritto la predicazione di Pietro.
Il terzo
Vangelo, di Luca, è un tutt'uno con gli Atti degli Apostoli: scritti dallo stesso autore, presentano il medesimo stile e hanno lo stesso destinatario, un certo Teofilo. Circa quest'ultimo non si hanno ulteriori notizie: probabilmente potrebbe anche non esistere, ma essere un destinatario immaginario o un epiteto rivolto al lettore (il nome, in greco, significa infatti Amico di Dio).
Secondo la tradizione, l'autore è Luca, compagno di San Paolo in alcuni dei suoi viaggi. Luca era un medico probabilmente di Antiochia, non ebreo e quindi escluso dalla cerchia dei proseliti(la parola "proselita" indica una persona convertita al Giudaismo). Stando alle testimonianze di Tertulliano e Ireneo, Luca riferiva gli insegnamenti di Paolo.
Vangelo secondo Giovanni(Il mio Preferito
), per stile e contenuto, è molto diverso dagli altri tre: ci sono meno parabole, meno "segni", non vi è accenno all'Eucaristia, al Padre nostro, alle beatitudini, mentre sono aggiunti altri miracoli come quello delle nozze di Cana e della resurrezione di Lazzaro. Il motivo di tale diversità potrebbe essere spiegabile con una redazione di molto successiva a quella degli altri tre, cioè verso la fine del I secolo: l'autore, pertanto, non ritenne necessario riportare materiale già abbondantemente presente nei precedenti vangeli, mentre aggiunse o ampliò materiale da essi tralasciato o solo abbozzato. Compaiono inoltre nuove espressioni per indicare Gesù, prima fra tutte quella di logos (letteralmente parola, ma anche progetto, senso), resa poi col latino verbum, donde l'espressione Verbo di Dio.
Le Analogie di tre Vangeli detti Sinottici
Tra i quattro Vangeli, tre di essi,
Matteo, Marco e Luca, sono detti
Sinottici, perché mettendoli in colonna l'uno di fianco all'altro (syn-opsis = "una sola vista" in greco) si scopre che hanno una struttura letteraria praticamente parallela, come se si fossero copiati l'uno dall'altro o avessero attinto a una fonte comune, mentre quello di Giovanni è completamente diverso:
lo stile dei primi tre vangeli è in genere molto immediato, quello di Giovanni sembra più ponderato;
Giovanni riporta pochi episodi, molto sviluppati, gli altri vangeli tantissimi episodi, spesso appena abbozzati;
in particolare, Giovanni non riporta l'istituzione dell'Eucaristia, mentre è l'unico a raccontare la lavanda dei piedi.
Fin dall'antichità cristiana si è preso atto di tale situazione. I vangeli sinottici probabilmente derivano questa loro somiglianza dai contatti che hanno avuto tra loro quando sono stati scritti; tra le varie teorie che sono state addotte come spiegazione la più comunemente accettata è la teoria delle due fonti.
I Vangeli Apocrifi perchè non sono riconosciuti come i canonici?
In un ampio lasso di tempo che va dal 150 circa al XIV secolo prendono forma altri vangeli, detti oggi
apocrifi, i più antichi dei quali sono scritti in greco.
Lo scritto più antico è il Vangelo di Giacomo, chiamato Protovangelo per la sua primazia cronologica, del quale molti racconti sono stati ripresi nei vangeli apocrifi successivi. Risale circa al 150.[1] La recente ipotesi[2] secondo la quale il Vangelo di Pietro sarebbe il più antico testo apocrifo, con una redazione antecedente al 70, non trova largo credito tra gli studiosi.[3]
I vangeli apocrifi, pervenutici integralmente, come frammenti o come solo testimonianze indirette
sono complessivamente 37.
La maggior parte di tali vangeli nascono nel contesto di corrente teologiche giudicate
eretiche[
L'eresia nell'ambito del cristianesimo, è una dottrina che si oppone apertamente e direttamente ad una verità rivelata o, per estensione, a quella di qualsiasi altra chiesa, credo o sistema religioso considerato come ortodosso] dalla chiesa cristiana del tempo, soprattutto di stampo
gnostico[
Il termine gnosticismo deriva dalla parola greca gnósis (γνῶσις), «conoscenza». Una definizione piuttosto parziale del movimento basata sull'etimologia della parola può essere: "dottrina della salvezza tramite la conoscenza". Mentre il giudaismo e il cristianesimo sostengono che l'anima raggiunge la salvezza attraverso la fede, le opere e la Grazia, per lo gnosticismo la salvezza dell'anima può derivare soltanto dal possesso di una conoscenza quasi intuitiva dei misteri dell'universo e dal possesso di formule magiche indicative di quella conoscenza] ed
ermetico[Il termine trae origine da Ermete Trismegisto (Hermes il tre volte grande), nato dal connubio sincretico del dio greco Ermete con il dio della mitologia egizia Thot, entrambe divinità della scrittura e della magia nelle rispettive culture.
Con ermetismo si indica generalmente un complesso di dottrine mistico-religiose nel quale confluirono durante l'ellenismo teorie astrologiche di origine semita, elementi della filosofia di ispirazione platonica e pitagorica, credenze gnostiche e procedure magiche egizie].
Per questo, a differenza dei quattro vangeli canonici, non sono stati riconosciuti come ispirati né dalla chiesa di allora, né da nessuna delle chiese cristiane di oggi. Il documento ecclesiale più antico che distingue chiaramente i 4 vangeli canonici dai restanti, detti poi appunto apocrifi, è il canone muratoriano, del 170.
Diversi sono gli elementi che portano a dubitare della validità storica dei dati in essi contenuti. Principalmente:
***la propensione dei vangeli apocrifi per un eccessivo miracolismo che appare spesso gratuito, a differenza dei sobri racconti dei vangeli canonici, e che porta a supporre i racconti apocrifi come frutto di fantasia.
***la datazione relativamente tarda di alcuni di questi vangeli, che ne rende impossibile la stesura ad opera di testimoni diretti degli eventi narrati, cosa invece tradizionalmente ritenuta possibile per gli autori dei 4 vangeli canonici, la cui stesura si concluse all'interno del I secolo.
Tale consapevolezza critica è però stata sviluppata solo in epoca recente, vale a dire a partire dal XVIII secolo, parallelamente allo sviluppo del metodo storico-critico in campo biblico. Nei secoli precedenti pertanto, seppure non ne furono accolte le istanze teologiche in essi contenute,
i vangeli apocrifi hanno avuto una certa influenza nella tradizione e nell'iconografia: ad esempio la presenza del bue e dell'asinello nella grotta della Natività e il nome dei genitori di Maria (Gioacchino e Anna) ci giungono proprio dal protovangelo di Giacomo.
Quali sono I VANGELI APOCRIFI?
In base a contenuto, genere e ambiente d'origine i Vangeli apocrifi sono solitamente divisi in:
Vangeli dell'infanzia
Illustrano i dettagli relativi alla vita pre-ministeriale di Gesù, soprattutto la sua infanzia, altrimenti ignoti in quanto taciuti dai vangeli canonici. Presentano un carattere abbondantemente e gratuitamente miracolistico che sfocia spesso nel magico-fiabesco, in netto contrasto con la sobrietà dei 4 vangeli canonici. Sono caratterizzati inoltre da una assente o imprecisa conoscenza degli usi e costumi giudaici o da altre imprecisioni di natura storica o geografica, che ne inficiano il valore storico degli eventi narrati.
Protovangelo di Giacomo o Vangelo dell'Infanzia di Giacomo o Vangelo di Giacomo
Codice Arundel 404
Vangelo dell'infanzia di Tommaso o Vangelo dello pseudo-Tommaso
Vangelo dello pseudo-Matteo o Vangelo dell'infanzia di Matteo
Vangelo Arabo dell'infanzia
Vangelo Armeno dell'infanzia
Libro sulla natività di Maria
Storia di Giuseppe il falegname
Vangeli giudeo-cristiani
I tre vangeli detti giudeo-cristiani, in uso tra i cristiani dei primi secoli rimasti legati alla tradizione religiosa giudaica, sono andati perduti. Ci è giunta traccia di essi solo attraverso testimonianze indirette e occasionali fornite da alcuni Padri della Chiesa. Verosimilmente si trattava di tre diciture diverse di un unico testo derivato dal Vangelo di Matteo.
Vangelo degli Ebioniti
Vangelo dei Nazarei o Vangelo dei Nazareni o Vangelo dei Nazorei
Vangelo degli Ebrei
Vangeli gnostici
Contengono testi relativi all'insegnamento o alla vita di Gesù. Nonostante l'interesse che suscitano attualmente, il valore storico di questi testi si limita perlopiù alla ricostruzione dell'ambiente gnostico dei primi secoli dell'era cristiana, senza fornire affidabili informazioni sull'attività di Gesù. Due sono in particolare gli elementi che inducono a rigettare la presunta storicità delle informazioni in esse contenute:
l'epoca tarda. I più antichi vangeli apocrifi sono stati composti verso la metà del II secolo, quando i testimoni diretti della vita e della predicazione di Gesù erano da tempo scomparsi. Al contrario la composizione dei vangeli canonici risale al I secolo, quando la testimonianza dei discepoli e degli evangelisti in particolare era ancora viva.
la natura 'segreta' delle rivelazioni. Soprattutto per i vangeli apocrifi di origine gnostica, e dunque eretica, l'artificio letterario è sempre lo stesso: Gesù risorto comunica in privato a un discepolo (quasi sempre apostolo) meritevole (a differenza degli altri non meritevoli) 'inedite' e particolari nozioni e informazioni. Tale artificio mostra chiaramente la consapevolezza che avevano gli scrittori apocrifi della tardiva originalità, e dunque non fondatezza storica, dei contenuti narrati: "Ciò che dico si trova da nessuna parte perché Gesù l'ha comunicato in segreto a questo apostolo". Il risultato complessivo è quantomeno curioso: Gesù avrebbe di volta in volta prescelto un apostolo per rivelazioni particolari non precedentemente attestate, giudicando gli altri apostoli non degni della rivelazione, rivolgendosi però in definitiva a tutti gli apostoli.
Apocrifo di Giovanni o Libro di Giovanni Evangelista o Libro segreto di Giovanni o Rivelazione segreta di Giovanni
Dialogo del Salvatore o Dialogo del Redentore
Libro segreto di Giacomo o Apocrifo di Giacomo
Libro di Tommaso (il Contendente o l'Atleta)
Pistis Sophia o Libro del Salvatore
Vangelo di Apelle
Vangelo di Bardesane
Vangelo di Basilide
Vangelo copto degli Egiziani o Santo libro del grande Spirito invisibile
Vangelo greco degli Egiziani
Vangelo di Eva
Vangelo di Filippo
Vangelo di Giuda
Vangelo di Maria o Vangelo di Maria Maddalena
Vangelo di Mattia o Tradizioni di Mattia
Vangelo della Perfezione
Vangelo dei Quattro Reami Celesti
Vangelo del Salvatore o Vangelo di Berlino
Sapienza di Gesù Cristo o Sofia di Gesù Cristo
Vangelo di Tommaso, o Vangelo di Didimo Thoma o Quinto Vangelo
Vangelo della Verità
Vangeli della passione
Vangelo di Gamaliele
Vangelo di Nicodemo
Vangelo di Pietro
Altri vangeli apocrifi
Interrogatio Johannis o Cena segreta o Libro di Giovanni evangelista
Vangelo di Barnaba
Vangelo di Bartolomeo o Questioni di Bartolomeo
Vangelo di Taddeo
Frammenti di vangeli apocrifi. I ritrovamenti archeologici del XX secolo hanno portato alla luce alcuni frammenti di papiro o pergamena contenenti testi di natura evangelica non riconducibili ad alcun vangelo apocrifo o canonico. Data la brevità dei testi e la corruzione del supporto, la datazione è particolarmente difficile sia con metodi filologici che con i normali metodi di datazione archeologici (p.es. carbonio 14). Risulta inoltre attualmente impossibile determinare se si trattasse di raccolte di materiale poi confluito nei Vangeli canonici (p.es. fonte Q), di brani di Vangeli apocrifi noti ma andati perduti, o di brani di Vangeli apocrifi del tutto sconosciuti.
Papiro di Ossirinco 840
Papiro di Ossirinco 1224
Papiro Egerton 2
Papiro di Fayyum
Papiro di Berlino
Vangeli apocrifi perduti o omonimi. Di molti vangeli apocrifi non ci sono pervenuti altro che brevi citazioni patristiche o addirittura la sola dicitura titolare. Non di rado inoltre un autore di riferisce ad un testo con una dicitura diversa da quella allora prevalente e oggi standardizzata.
Predicazione di Pietro
Vangelo di Andrea
Vangelo di Cerinto
Vangelo dei Dodici
Vangelo di Mani
Vangelo di Marcione
Vangelo segreto di Marco
Vangelo dei Settanta
[Modificato da +maranatha+ 10/11/2007 16:33]