Il misterioso quanto antico mostro marino probabilmente esistito oltre 50 milioni di anni fa possiede oggi un nome. Si chiama Predator X. Le ricerche confermerebbero infatti che questa creatura, unica nella sua specie, appartenesse alla specie marina dei Pliosaurus funkei, una razza animale finora ignota.
Tra il 2004 ed il 2011, una serie di campagne di scavo organizzate nel circolo polare norvegese rinvenne una spettacolare concentrazione di fossili, datata tra la fine del Giurassico e l'inizio del Cretacico. Tra questi, una ricca fauna di plesiosauroidi, pliosauroidi e ittiosauri, alcuni in straordinario stato di conservazione.
Secondo quanto afferma l'autore dello studio, il paleontolo Patrick Drunckenmiller, questo animale “era il più grande predatore marino. Aveva denti che avrebbero potuto rivaleggiare con quelli del Tirannosaurus Rex”.
Le informazioni preliminari riguardo i fossili rinvenuti hanno portato a definire, dunque, Predator X il sensazionale e presunto Pliosaurus gigante. Si tratterebbe di un fantomatico predatore delle dimensioni dei più grandi animali noti di questa specie. Nonostante sia basato solo su frammenti, il cranio di questo rettile è stimabile attorno ai 3 metri di lunghezza, mentre l'omero e le altre ossa sono lunghi oltre un metro. Si tratta quindi di un animale imponente, lungo almeno 11 metri e con una possibile massa nell'ordine delle 10 tonnellate. Se si considera che le dimensioni generalmente attribuite al pliosauride sono in genere notevolmente accentuate, è plausibile che questo nuovo animale sia davvero il più grande predatore vissuto durante il periodo Giurassico.
Nel 2006, alcuni scienziati rinvennero alcuni scheletri a Svalbard, in Norvegia. Tuttavia, questo tipo di scheletri risultarono diversi da quelli di qualsiasi altro Pliosaurus ritrovato in analoghi scavi sia in Francia sia in Inghilterra nel 19esimo e 20esimo secolo. In seguito ad attente analisi sulle mandibole e le vertebre, gli scienziati rivelarono che potesse effettivamente trattarsi di una nuova razza di predatore. Il Predator X, appunto.
“Non è tanto il fatto di aver scoperto un'altra specie, abbiamo scoperto un intero ecosistema”, afferma entusiasta Jorn Hurum, coautore dello studio.
Fonte:
www.nextme.it/rubriche/previousme/4517-predator-x-mostr...