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Europa, la Luna di Giove che potrebbe ospitare la vita

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2013 01:02
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Utente Illuminato
02/04/2013 18:41

Vedo che manca una vera e propria discussione su Europa a mio avviso il posto migliore per trovare vita Aliena.



Infatti anche se la Nasa e le suggestioni mediatiche parlano sempre di Marte secondo gli esperti è Europa la vera miniera d'oro della biologia spaziale.

Sotto la sua spessa crosta di ghiaccio, infatti, si presume esista un oceano di acqua liquida, l’habitat ideale per un vero e proprio ecosistema extraterrestre. La superficie di Europa non è un in effetti posto molto piacevole: le radiazioni provenienti dalla magnetosfera di Giove bombardano continuamente la luna rendendo pressoché impossibile lo sviluppo di organismi. Ma queste radiazioni non arriverebbero nel sottosuolo lasciando spazio per vita elementare.

Questa è una ricerca alcuni scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA
www.space.com/15152-jupiter-moon-europa-life.html

Murthy Gudipati e il suo team di astrobiologi hanno cercato di scoprire il “potere” letale degli elettroni sistemando composti organici sotto strati di ghiaccio di diverso spessore, e quindi sparando loro contro dei fasci di elettroni ad alta energia. Simili esperimenti vengono realizzati anche per studiare le protezioni all’esposizione di raggi X all’interno degli ospedali. È stato scoperto che elettroni ad alta energia, circa 100 MeV (megalettronvolt) possono penetrare lo strato di ghiaccio fino a 80 centimetri. Può sembrare poco, ma è un dato importante in vista di eventuali lander da inviare sulla superficie di Europa, che possano trapanare la crosta: in dotazione dovranno avere trapani capaci di giungere ad almeno un metro di profondità per avere qualche possibilità di trovare forme di vita scampate alla doccia di radiazioni.

Ricorderete sicuramente che Europa era diventata famosa per i cunicoli che si vedevano nella sua superficie. Il russo Boris Rodionov, rilascio al quotidiano “La Stampa” il 30 gennaio 1998 un'intervista in cui raccontava di una civiltà addirittura !

Questo l'articolo di allora de LASTAMPA



Immagine in alta risoluzione:
centroufologicotaranto.files.wordpress.com/2010/06/europa337344main_image_1339_f...

“Quando ho mostrato quelle foto agli ingegneri che costruiscono i nostri oleodotti e gasdotti, la reazione e’ stata unanime: ma sono sistemi di oleodotti sotto una coltre di ghiaccio. Non avevo detto loro da dove venivano quelle foto. Pensarono che fossero foto da un satellite della Siberia, con risoluzione di nove chilometri“. Boris Rodionov, professore di micro e cosmofisica dell’Istituto Mifi (Ingegneria Fisica dell’Universita’ di Mosca), racconta la sua ” scoperta” con aria divertita. Le foto sono quelle della sonda americana Galileo, che sta ancora girando attorno a Giove, fotografando ad ogni passaggio le lune del gigante del nostro sistema solare: Io, Europa, Ganimede, Callisto. E quelle che hanno attirato l’attenzione di Rodionov, e non solo la sua, mostrano la superficie di Europa. “Strane, troppo strane per non far pensare – dice il professore -. Basta esaminarle con attenzione per escludere subito che si tratti di fessure naturali, di incrinature di tipo geologico“. Rodionov confuta in questo modo la tesi di molti planetologi, che interpretano quei segni come fratture causate dalle forze di marea esercitate da Giove: da queste fratture, secondo la tesi che Rodionov nega, uscirebbe acqua allo stato liquido, che poi si rapprenderebbe rapidamente. Quali altre ipotesi rimangono in piedi? “Due soltanto – replica Rodionov – una tecnogenetica, l’altra biogenetica. La seconda mi sembra fantastica, perche’ condurrebbe alla conclusione che quell’intricata rete di tubi e’ il sistema circolatorio di un essere vivente. La prima e’ da verificare, ovviamente, ma sta in piedi: quelle straordinarie vie di comunicazione (uso termini approssimativi per farmi capire) sono il prodotto di una civilta’. Per giunta di una civilta’ molto piu’ evoluta della nostra“. Europa e’ una delle lune di Giove. Il suo diametro e’ all’incirca di 3000 chilometri, poco piu’ piccola della nostra Luna, dunque. Non ha quasi atmosfera. La sua superficie e’ coperta da una lastra di ghiaccio che dovrebbe essere spessa fino a parecchie centinaia di metri. E qui cominciano le stranezze notate dal professore russo. La prima e’ che le altre tre lune di Giove sono crivellate di crateri, come lo e’ la nostra Luna, e anzi molto di piu’ perche’ l’enormita’ di Giove e’ tale da attrarre un sacco di spazzatura planetaria, centinaia di volte di piu’ della Luna e della Terra messe assieme. Europa invece presenta solo (nella parte coperta dalle foto di Galileo) tre crateri grandi e nove piccoli. Non c’e’ spiegazione per questa differenza. Guardando meglio si vede che il ghiaccio di Europa non e’ dappertutto maculato dagli urti di milioni di meteoriti che, indubbiamente, colpiscono la superficie del satellite come quella delle altre lune di Giove. Vi sono zone dove il ghiaccio appare liscio e lucente. Come se venissero svolti in continuazione “lavori di riparazione”. La fittissima rete di condotte che emerge dalle foto, sebbene ricoperta dai ghiacci, e’ talmente regolare, con interconnessioni parallele del tutto geometriche, da escludere il caso. Si tratta – dice Rodionov – di tubi, o canali della lunghezza di centinaia di chilometri, di profili diversi e diametri che possono arrivare a 200 metri, a piu’ piani. Che non si tagliano l’uno con l’altro ma si scavalcano. Sono tunnel, autostrade, abitazioni, impianti industriali? “Non lo sappiamo, ma ripeto – dice Rodionov con calma olimpica – che chiunque analizzi quelle foto concludera’ che sono prodotti artificiali“. Solo una civilta’ molto antica ed evoluta, molto piu’ della nostra, puo’ permettersi di vivere in quelle condizioni. Le uniche possibili, del resto, perche’ solo sotto uno spesso riparo di ghiaccio si puo’ evitare il bombardamento dei meteoriti e quello non meno esiziale della potente radioattivita’ che promana da Giove. Ma quelle “riparazioni” lascerebbero pensare che quella civilta’ e’ ancora in vita, non si e’ estinta. E’ cosi’? Rodionov non esita a rispondere affermativamente. Sono io che esito a porre la domanda successiva: ma allora come mai non hanno mai tentato di uscire all’esterno? In fondo, penso, noi appena abbiamo avuto i mezzi tecnici siamo andati fuori, nello spazio, dove le condizioni non permettono la vita. E noi stiamo da sempre interrogandoci sulla vita fuori dalla Terra. Boris Rodionov interrompe la disquisizione: “Le foto dimostrano che loro escono fuori, come lei dice. Quelle riparazioni sono fatte con acqua calda, che esiste in abbondanza nelle viscere del satellite. In secondo luogo, per quanto riguarda la loro curiosita’…forse ci conoscono gia’ abbastanza...”. Rodionov non ha l’aria di scherzare, crede negli Ufo, evidentemente, ma non e’ questo il punto. Qui a Mosca, nel suo istituto, sulla sua ipotesi nessuno ride o scherza. Nei prossimi giorni un seminario speciale sara’ dedicato alla sua analisi. Rodionov ha inviato tre cartelline di spiegazione anche a Edward Stone, direttore del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena e ha ricevuto una risposta interlocutoria: la Nasa sta anch’essa analizzando le foto e trova ” interessante” l’ipotesi dello scienziato russo. Si puo’ andare oltre, sulla base dei dati esistenti? Rodionov ha un piano. Cercare di stabilire un contatto laser. Sono gia’ stati elaborati diversi linguaggi nell’eventualita’ di un contatto. Siamo dentro il sistema solare e, quindi, in condizioni molto vantaggiose. “Ma – aggiunge il professore russo – il contatto potrebbe comunque non esserci. Ricordi le formiche. Allora ci puo’ servire moltissimo Galileo. Che ha ancora due anni di vita. Ci saranno altre foto, in altri momenti, da altre angolazioni. Potremo ottenere le carte in rilievo e confrontare le eventuali variazioni alla superficie delle zone lucide. Cioe’ se vi sono stati nel frattempo altri risanamenti delle ferite meteoriche. Insomma con opportune correzioni del programma scientifico di Galileo potremmo ricavare un’immensa quantita’ di informazioni. Per ora abbiamo foto di circa la meta’ di Europa. Potremo avere un quadro piu’ preciso di gran parte della sua superficie. Ma, in attesa di tutto cio’, quello che gia’ vediamo e’ sufficiente a concludere che lassu’ c’e’ una vita intelligente“.

02/04/2013 21:15

Bello. [SM=g1420767]

E' incredibile quanto poco si interessino di Spazio buona parte di coloro che si elevano a "mo' te lo spiego io com'è che funziona con gli Alieni".

Questi thread van sempre pressochè deserti.

Ma per asserire che un qualcosa venga "da altri pianeti"...non sarebbe indispensabile avere anche un minimo di cognizione di causa a proposito di cosa e come sia "Da altri pianeti"? [SM=g1950684]

Scusami Taken, per questo sfogo "contro il mondo"... [SM=g1950687] [SM=x2976641]

Aggiungerò qualche riga su Europa appena ho un attimo.

Tra una sclerata e l'altra [SM=g6794]
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Utente Illuminato
02/04/2013 21:24

bene, ma si sbrigassero a mandare un rover anche li [SM=g6794]
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Utente Esperto
06/04/2013 10:08

é vero cè poco interesse per Europa,già a vederlo,appare abbastanza anomalo,o forse la Nasa,nasconde qualcosa?Le foto effettuate dalle sonde spaziali, sono state passate al setaccio?
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Utente Illuminato
06/04/2013 20:35

Re:
Takenspace, 02/04/2013 18:41:


www.space.com/15152-jupiter-moon-europa-life.html

. La fittissima rete di condotte che emerge dalle foto, sebbene ricoperta dai ghiacci, e’ talmente regolare, con interconnessioni parallele del tutto geometriche, da escludere il caso. Si tratta – dice Rodionov – di tubi, o canali della lunghezza di centinaia di chilometri, di profili diversi e diametri che possono arrivare a 200 metri, a piu’ piani. Che non si tagliano l’uno con l’altro ma si scavalcano. Sono tunnel, autostrade, abitazioni, impianti industriali? “Non lo sappiamo, ma ripeto – dice Rodionov con calma olimpica – che chiunque analizzi quelle foto concludera’ che sono prodotti artificiali“. Solo una civilta’ molto antica ed evoluta, molto piu’ della nostra, puo’ permettersi di vivere in quelle condizioni. Le uniche possibili, del resto, perche’ solo sotto uno spesso riparo di ghiaccio si puo’ evitare il bombardamento dei meteoriti e quello non meno esiziale della potente radioattivita’ che promana da Giove. Ma quelle “riparazioni” lascerebbero pensare che quella civilta’ e’ ancora in vita, non si e’ estinta. E’ cosi’? Rodionov non esita a rispondere affermativamente. Sono io che esito a porre la domanda successiva: ma allora come mai non hanno mai tentato di uscire all’esterno? In fondo, penso, noi appena abbiamo avuto i mezzi tecnici siamo andati fuori, nello spazio, dove le condizioni non permettono la vita. E noi stiamo da sempre interrogandoci sulla vita fuori dalla Terra. Boris Rodionov interrompe la disquisizione: “Le foto dimostrano che loro escono fuori, come lei dice. Quelle riparazioni sono fatte con acqua calda, che esiste in abbondanza nelle viscere del satellite..





Non mi pare che ci siano le condizioni per definire i "solchi" su Europa creazioni artificiali di una civiltà extraterrestre che vivrebbe sotto la calotta di ghiaccio.
Le interconnessioni geometriche sono geometriche fino ad un certo punto e se esaminiamo le foto possiamo rendercene conto.
Per quanto riguarda le riparazioni con acqua calda... meglio stendere un velo pietoso.
Poi se a tutti i costi si vuole vedere l'opera di una civiltà extraterrestre dove non c'è...
Per me sono solo congetture basate su ipotesi fantasiose(molto fantasiose)di Rodinov.


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Utente Master
07/04/2013 10:19

Se esistessero altre forme di vita su Europa sarebbero comunque microscopiche tipo batteri o altro anche perché non vedo molto nutrimento in giro..
08/04/2013 00:13

Re:
IRONMAN.75, 07/04/2013 10:19:

Se esistessero altre forme di vita su Europa sarebbero comunque microscopiche tipo batteri o altro anche perché non vedo molto nutrimento in giro..




La ricerca di vita è da intendersi "sotto la superficie di Europa" e non "su" Europa, come dice Takenspace a capo3ad:


Sotto la sua spessa crosta di ghiaccio, infatti, si presume esista un oceano di acqua liquida, l’habitat ideale per un vero e proprio ecosistema extraterrestre. La superficie di Europa non è un in effetti posto molto piacevole: le radiazioni provenienti dalla magnetosfera di Giove bombardano continuamente la luna rendendo pressoché impossibile lo sviluppo di organismi. Ma queste radiazioni non arriverebbero nel sottosuolo lasciando spazio per vita elementare.

Questa è una ricerca alcuni scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA
www.space.com/15152-jupiter-moon-europa-life.html



Se qualcuno fosse REALMENTE interessato, posso tradurre i punti salienti della ricerca JPL/NASA. [SM=x2976656]
08/04/2013 01:02

Re: Re:
zambu(83), 06/04/2013 20:35:




Non mi pare che ci siano le condizioni per definire i "solchi" su Europa creazioni artificiali di una civiltà extraterrestre che vivrebbe sotto la calotta di ghiaccio.
Le interconnessioni geometriche sono geometriche fino ad un certo punto e se esaminiamo le foto possiamo rendercene conto.
Per quanto riguarda le riparazioni con acqua calda... meglio stendere un velo pietoso.
Poi se a tutti i costi si vuole vedere l'opera di una civiltà extraterrestre dove non c'è...
Per me sono solo congetture basate su ipotesi fantasiose(molto fantasiose)di Rodinov.



Hai pienamente ragione.

I motivi delle caratteristiche superficiali di Europa sono stati appurati da tempo.
Europa orbita ad una distanza da Giove tale da subirne pesantemente l'attrazione gravitazionale, al punto che l'intera superficie è in costante movimento e tensione.
Questo è il motivo acclarato delle spaccature superficiali in continua ridefinizione, che hanno generato il mito dell'intervento "artificiale".


www.nature.com/nature/journal/v391/n6665/full/391368a0.html

La superficie è forzata ad assumere una forma leggermente allungata verso Giove dalla forza gravitazionale del gigante gassoso.
Ma al variare della distanza dal pianeta, essendone la sua orbita leggermente eccentrica, varia anche l'entità dello spostamento superficiale.
Così facendo, una parte dell'energia di rotazione di Giove si dissipa sull'intera massa di Europa, che acquista calore.
Questo processo permetterebbe la conservazione di un oceano liquido al di sotto della superficie ghiacciata del satellite, e di un calore mareale dello stesso oceano che prospetterebbe condizioni adatte alla vita, almeno elementare.

Ad una distanza non di molto inferiore rispetto a Europa, orbita Io.

In questo Thread si evidenziavano le conseguenze dell'attrazione Jupiteriana sul satellite Io (Che è roccioso e vulcanico a differenza di Europa che è ghiacciato e quindi più "fratturabile"):

ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...


A milioni di km dalla Terra possiamo trovare una luna ricca di vulcani, con impressionanti eruzioni, intrappolata in una morsa gravitazionale con forze mareali così imponenti da far spostare le rocce. Benvenuti su Io!



Pur non essendo così evidente come su Io, l'attrazione di Giove su Europa e tale che se trasferita sulla Terra genererebbe eventi mareali con onde alte decine e decine di metri.
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