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15/03/2015 15:24 | |
A Vanuatu la maggioranza della popolazione non ha più una casa dopo il passaggio del super ciclone.
Lo ha riferito il presidente. Non è stato ancora possibile accertare il numero delle vittime.
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E' rimasta senza casa la maggioranza della popolazione di Vanuatu, nel Pacifico, devastato ieri dal superciclone Pam: lo ha detto, in collegamento video con la Bbc dal Giappone, il presidente dell'arcipelago, Baldwin Lonsdale, che ha reso noto di aver dichiarato lo stato di emergenza e che descritto la tempesta come un "mostro". "La maggioranza degli edifici è stata distrutta, come la maggioranza delle case, delle scuole, dei servizi sanitari", ha quindi dichiarato Lonsdale, con la voce rotta per la commozione.
Anche se non è ancora possibile fare un bilancio delle vittime - finora si parla di 8 morti e di una trentina di feriti -, perché le comunicazioni fra le isole sono interrotte, si teme che possano essere molte e che interi villaggi siano stati distrutti.
Il presidente Lonsdalem sabato ha lanciato un appello alla comunità internazionale per "aiuti urgenti" a causa della devastazione causata dal ciclone Pam sul piccolo Stato nel cuore del Pacifico. A Sendai, in Giappone, per la "Terza conferenza mondiale dell'Onu sulla riduzione del rischio di disastri naturali", Lonsdale ha detto "di parlare con un cuore straziato. Non so quale sia stato l'impatto del ciclone: faccio un appello a nome del governo e del popolo per un aiuto e un sostegno contro questo disastro".
Considerato da molti come il "Paese più felice al mondo", Vanuatu, nel profondo Pacifico, avrebbe in base alle prime notizie subito pesanti danni e decine di vittime a causa della forza del ciclone. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha riferito di aver incontrato Lonsdale per esprimere cordoglio e solidarietà, riferendo che il Palazzo di Vetro è pronto a inviare le squadre di pronto intervento verso le isole del Pacifico. Prevenire il disastro è "interesse di tutti", ha affermato Ban, sollecitando una migliore assistenza e più garanzie per le persone più povere e più deboli del mondo. I leader delle isole del Pacifico hanno espresso a Sendai, come prevedibile, i timori per gli effetti sempre più pesanti del global warming: i livelli del mare aumentano e le tempeste sono più frequenti e devastanti. A Vanuatu, ad esempio, vivono 260.000 persone su un arcipelago fatto di 83 isole, esposte al rischio di terremoti, tsunami e cicloni.
Fonte: Ansa.it
Forza Vanuatu! |